L’EA7 tra un anno disastroso e uno speranzoso futuro: Hackett e Cinciarini i due risvolti della medaglia

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Daniel Hacket e Andrea Cinciarini le due faccie di Milano, che prova a tornare agli antichi splendori

Dalle differenze che esistono fra Daniel Hackett e Andrea Cinciarini forse (ma ne siamo quasi sicuri) si possono intravvedere le differenze fra l’EA7 che fu di quest’anno malaugurato e l’EA7 che prepara il suo percorso futuro. Hackett, abbonato al tatuaggio fresco e semplice, Hackett dai capelli sempre curati e pronti ad essere fotografati, Hackett sempre più personaggio anche in Nazionale e sempre meno decisivo come giocatore di squadra, Hackett che promette fedeltà a Milano e poi molto probabilmente va in Grecia all’Olympiacos. Dall’altra parte c’è Andrea Cinciarini, un nome e cognome difficilmente hollywoodiani, la pelle pallida e non macchiata d’inchiostrati segni, i capelli corti con taglio “normalone”, 29 anni di italiano con la testa sulle spalle che gioca play. Apparire. Essere. Probabilmente sta proprio nella differenza fra questi due termini il plusvalore che Jasmin Repesa vuole portare nella Milano che ama il basket. E se a Cinciarini aggiungiamo Gentile e Datome, la triade italiana sembra già, da sola, in grado di seguire maestro Repesa sulla strada dell’umiltà e del lavoro; sulla strada che porta all’Essere! Essere EA7.

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