“Le Tour de France c’est terminè”: Vincenzo Nibali, il bello di essere italiani

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Vincenzo Nibali ha portato in alto il tricolore in Francia, il suo quarto posto forse ha lasciato qualcuno con l’amaro in bocca, ma il suo coraggio e il suo temperamento ci fanno ricordare quanto bello sia essere italiani

Adesso che le maglie gialle sono state indossate, che le frullate sono passate di moda, che i Pirenei sono alle spalle e che Parigi val bene una messa, adesso possiamo farlo. Adesso che le ammiraglie sono a riposo, che i tornanti francesi sono finiti, che l’Alpe d’Huez è rimasta sola e che Parigi è sempre più Ville Lumière, adesso vogliamo dirlo. Ad alta voce. A testa alta. Grazie Nibali! Grazie per essere stato uomo. Vero. Grazie per avere resistito alle povere provocazioni di persone povere, dentro e fuori. Grazie per avere dimostrato a tutti cosa vuol dire la parola orgoglio. Grazie per aver fatto vedere di che pasta sono fatti gli italiani. Grazie per avere vinto quella tappa. Grazie per avere parlato, sempre, da uomo saggio. Grazie per quello sguardo fiero mostrato alle telecamere anche nelle giornate più nere. Grazie per esserti mostrato “umanamente” in crisi, a volte. Grazie per aver fatto sentire, noi tutti ciclisti per passione, tuoi “parenti stretti per parte di bicicletta”. Grazie per averci ricordato, alla fine di questo Tour de France, che la bicicletta è bella!

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