Volley, World League: l’Italia perde a Jesolo contro una sorprendete Australia

SportFair

Italia sconfitta a Jesolo contro l’Australia 3-0. Berruto dovrà indirizzare bene i giocatori in vista della partita di domani

Jesolo. Inaspettatamente l’Italia cede 3-0 all’Australia. Partita da dimenticare per Travica e compagni, che si sono trovati davanti una avversaria che non aveva nulla da perdere e che ha finito con il vincere con merito per essere riuscita a giocare un match ordinato, dove ha commesso pochissimi errori. Al contrario l’Italia non ha fatto vedere molto, anzi quasi niente. Una gara da cancellare al più presto dalla testa, ma da tenere ben presente per il futuro.
Nella squadra di Mauro Berruto ha funzionato poco, dal servizio alla ricezione, dal muro alla difesa tutto è stato deficitario e vane sono risultate le mosse del ct di riportare ordine e tranquillità.
Il ct italiano aveva rinunciato per questo week end a Filippo Lanza, a cui sono stati dai alcuni giorni di riposo per recuperare dai costanti impegni a cui è stato sottoposto tra campionato e nazionale. All’inizio l’Italia si è schierata con Travica in regia, Vettori opposto, Birarelli ed Anzani al centro, Zaytsev e Botto di banda, con Colaci libero. Nel primo parziale Berruto ha tolto Botto inserendo Randazzo, nel secondo ha reinserito lo schiacciatore spezzino al posto di Zaytsev, che ha trovato difficoltà a riadattarsi alla ricezione ed è apparso molti indietro di condizione. Nel terzo Berruto ha giocato la carta Giannelli al posto di Travica.
Davvero irriconoscibile la squadra azzurra nel primo e nel secondo set. Troppe difficoltà in ricezione, poca lucidità a muro, imprecisione in attacco. L’Australia, ordinata e poco fallosa, ha servito bene, murato il giusto ed ha trovato in Edgar un terminale costante.
Nel terzo l’orgoglio ha spinto il sestetto tricolore ad una reazione che si è concretizzata con due punti di vantaggio sino al 15-13. Poi dopo aver perduto un lungo rally sul 15-15 pari l’Italia non si è più ripresa ed ha finito con il cedere 25-21.

Condividi