Alcuni match di calcio si sono disputati al carcere di San Vittore tra detenuti, personaggi dello sport e guardie giurate
“Perché per un giorno non siamo stati un numero, ma persone“, così i detenuti di San Vittore dopo il quadrangolare che si è giocato nel campetto del carcere. I match tenuti tra i carcerati promosso dalla Fondazione Cannavò parla di libertà e di uguali diritti. Di uguaglianza e di riscatto. Per un giorno il carcere si trasforma in un luogo dove oltre a contare le ore che non passano si gioca e si sta insieme.
San Vittore è un carcere giudiziario e in quanto tale è un luogo di attesa per un giudizio che in modo o in un altro porterà il detenuto verso un altro destino. Allora perchè non ingannare il tempo facendolo scorrere più velocemente? Un po’ più di sicurezza e di attenzione e via, per dare anche a chi non ce l’ha la “libertà” di giocare una partita a calcio tra amici. All’evento anche Billy Costacurta che dà il calcio d’inizio, la capitana della Nazionale femminile Melania Gabbiadini e Gennaro Gattuso.