Guerra tra FIR e giocatori di rugby, gli azzurri smentiscono: “non siamo stati noi ad andare via dal ritiro”

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Continua il botta e risposta tra i giocatori di rugby e la FIR, la risposta degli azzurri non si fa attendere

Non siamo stati noi ad andare via ma i responsabili della Fir hanno dichiarato lo scioglimento del raduno invitandoci ad andarcene“: è la dura presa di posizione del sindacato dei giocatori di rugby che via Facebook parla di “dichiarazione inveritiera Fir”, circa il presunto abbandono del ritiro da parte degli azzurri per il mancato accordo sui premi.

LaPresse/PA
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Clamorosa dichiarazione inveritiera della F.I.R. – si legge sul profilo Fb del G.I.R.A, il sindacato “Giocatori d’Italia Rugby Associati” – : i giocatori si sono tutti presentati al raduno e resteranno al raduno. A questo punto chi si è assunto al responsabilità di fare un comunicato lesivo dell’onore e del decoro sportivo di ben 40 atleti nazionali di rugby, si assumerà le proprie responsabilità di fronte agli organi di giustizia sportivi e ordinari”, si legge nel piccato comunicato dei rugbisti.

La verità è tutta un’altra: stamattina i giocatori hanno chiesto un incontro al Presidente Gavazzi, il quale l’ha negato per impegni personali. Vista la situazione generale, i responsabili della Fir hanno dichiarato lo scioglimento del raduno invitando i giocatori ad andarsene. Tuttavia, per rigirare la situazione a proprio favore, contestualmente all’ordine di allontanarsi dato ai giocatori è stato divulgato un comunicato che, come detto, ha rappresentato i fatti in maniera difforme dal vero. Ciò fatto, è arrivato un invito a Calvisano all’indirizzo di una delegazione di rugbisti: in parole povere, prima si è sparato contro gli azzurri e poi si è tesa loro la mano”.

Vero è, piuttosto – si legge ancora nel comunicato – che nessun accordo è stato raggiunto tra i Nazionali di Rugby e la Fir. E non ci si riferisce solo alla questione dei compensi, ma anche a tutte le altre tematiche già messe sul tavolo della trattativa. I presupposti per la riuscita della spedizione azzurra ai Mondiali di Londra, dunque, sono pessimi, e non si vedono margini per ricucire lo strappo. Tutto ciò che Parisse & co. chiedono è solo una riapertura del dialogo ed un incontro di persona con il presidente, che sembra avere, tuttavia, impegni più pregnanti. Mandare tutti a casa, dunque, è il bel modo di affrontare i problemi, e ancora “migliore” è il tenore dell’odierno comunicato stampa federale. Che almeno si usi l’onestà intellettuale di presentare la realtà dei fatti in modo chiaro. Non ci sono parole“, conclude il sindacato che in un altro post fa sapere che “la Fir ha comunicato ai club di provenienza che i giocatori da domani sono a loro disposizione (così se non si presentano agli allenamenti rischiano sanzioni) e ha comunicato all’albergo di Villabassa che le camere andranno liberate. L’hotel ha dunque invitato i giocatori ad abbandonare la struttura entro e non oltre mezzogiorno. Alla faccia dell’abbandono del raduno da parte degli azzurri!“.

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