Una storia (di esoneri) che si ripete: le malaugurate scelte del Milan

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Da Allegri a Pippo, quando dall’errore non s’impara

Lunedì 13 gennaio 2014, dopo che il Milan aveva perso per 4-0 contro il Sassuolo con 4 gol di Berardi, i titoli dei quotidiani riportavano le durissime parole di Barbara Berlusconi in merito all’accaduto: “Inaccettabile, serve cambiare!”. Massimiliano Allegri fu quindi esonerato dalla società Milan dopo che alla guida dei rossoneri aveva guadagnato un primo (scudetto 2010-11), un secondo e un terzo posto in classifica nel giro dei suoi tre anni passati da “assiso in panca”. Max oggi sta guidando la Juve alla vittoria. Il 16 gennaio 2014 si accomoda sulla scomoda panchina milanista una bandiera: Clarence Seedorf. È una scelta fortemente voluta dall’alto. Lo sanno tutti. Sarà una panchina costellata da continue coltellate inferte alle spalle. Il 9 giugno l’epilogo: Clarence Seedorf viene esonerato dal Milan, che ancor oggi gli versa però un congruo  stipendio mensile. Gli succede Filippo “Pippo” Inzaghi. I cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Viene da chiedersi: per queste malaugurate scelte, qualcuno ha pagato, sta pagando, pagherà?

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