Allenatore delle giovanili nella bufera: puniva il “c**ne della settimana”

SportFair

Lo sport è agonismo, gioia, dolore, vittoria e sconfitta, a volte anche umiliazione: ed è questo che provava ad insegnare un allenatore belga ai suoi ragazzini, forse però in maniera un po’ esagerata

Lo sport regala una quantità infinita di emozioni che bisogna riuscire a gestire sempre nel modo migliore. E’ proprio questo che cercava di fare un allenatore di una squadra under 13 belga, in un modo che però non è stato capito dai genitori dei ragazzini: ogni giovedì, chi perdeva la gara dei rigori, doveva indossare una maglia con scritto “il c… della settimana”. Un modo forse un po’ troppo esagerato, ma che a detta dell’allenatore era “un piccolo gioco che facciamo da tempo, non ci sono ripercussioni negative e avevo chiesto il permesso ai giocatori“. L’allenatore è stato licenziato dalla società dopo che un genitore ha “denunciato” il fatto su Facebook, scrivendo: “è inaccettabile, non si fa una cosa del genere con i bambini“. Il metodo può anche essere messo in discussione (in particolar modo la frase scritta sulla maglietta, che sarebbe potuta essere meno forte), ma se i ragazzi vivevano con serenità questo momento, e i genitori erano tutti consapevoli del “gioco del giovedì”, perchè mettere in discussione l’allenatore e i suoi metodi? I ragazzi incontreranno tante difficoltà nello sport e anche nella vita, spesso verranno umiliati e derisi dagli altri, ed è giusto che sappiano come affrontare queste situazioni. Ci siamo dimenticati quando a scuola il più distratto e il meno studioso veniva punito con un vistosissimo cappello a punta con le orecchie da asino?!?

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