Wrestling: sport o messa in scena? Teatralità di lotta e personaggi curiosi [FOTO e VIDEO]

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SportFair

C’è chi lo ama, c’è chi lo odia: il wrestling, lo show che esalta la lotta e la spettacolarizza

Il Wrestling un’arte? Uno sport? Una messa in scena? Non si sa con precisione esso cosa sia. Il pubblico che si appassiona alle sue lotte, ai suoi personaggi e alle sue risse è sempre più in aumento. Fino a convincere perfino Sky a metterlo in onda in prima serata.

Il wrestling, per chi non lo sapesse, prende le mosse dalla lotta greco-romana ed inizialmente era svolto in tornei itineranti come intrattenimento in vere e proprie fiere. Fenomeni da baraccone insomma? Il pubblico si divide, tra chi rimane con il fiato in sospeso e chi resta allibito dalle recite proposte. Il wrestling comunque difende una reputazione. Nonostante infatti sia più che noto che i colpi sferrati e la teatralità con cui essi si esibiscono sia falsa, le federazioni ufficiali dello sport non hanno mai chiarito la natura predeterminata di esso.

Lo scopo principale diviene quindi di intrattenere il pubblico con uno show, uno spettacolo volto a impressionare chi lo guarda. Tutto sul ring fa parte della scena: le corde del ring, sedie, bottiglie e qualsiasi altro oggetto che si ritrovi per “caso” sul quadrato di lotta. Anche i personaggi protagonisti degli scontri sono tutti un programma. Hanno nomi e personalità costruiti ad arte per attrarre l’attenzione e lo stupore della platea. È insomma un piano di merchandising, volto a far rientrare più profitti possibile alle aziende coinvolte, riducendo, al contrario di quanto voglia apparire, al minimo il rischio di infortuni ai danni dei wrestler. Tra i più famosi lottatori ritroviamo: John Cena; Dan Peterson; Hulk Hogan. I loro personaggi hanno fatto la storia del wrestling, rendendolo famoso in tutto il mondo.

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