Bradyon Smith muore a seguito del match per il titolo dei pesi piuma in Australia
E’morto all’età di soli 23 anni il pugile australiano Bradyon Smith. A seguito dell’incontro per il titolo asiatico pesi piuma, Bradyon aveva perso l’incontro ritirandosi negli spogliatoi. Qui dopo circa un’ara e mezza dalla fine del match si è sentito male. Il pugile è giunto in ospedale dove però non ha più ripreso coscienza.”La morte di Smith dimostra perché il pugilato dovrebbe essere abolito dalle leggi dello Stato. Riteniamo che un sedicente sport, in cui due persone devono colpirsi più volte possibile alla testa per vincere, sia qualcosa di barbaro. Non ti è concesso colpire gli organi al di sotto della cintura, ma puoi colpire sopra le spalle, l’organo più importante del corpo“, ha dichiarato all’Abc come riporta la “Gazzetta dello sport”, il presidente dell’associazione medica del Queensland, Shaun Ruud.
Di parere contrario, un rappresentante della famiglia di Smith, studente in legge, che a proposito del campioncino morto dichiara: “Lui voleva cambiare l’immagine del pugilato. Un suo grande obiettivo era di convincere la gente che non si tratta di un cattivo sport“. A difesa della disciplina si è alzata anche la voce del presidente della federazione pugilistica del Queensland, Ann Tindall: “E’ stato un drammatico incidente, un incidente come ne possono succedere in auto o in ogni altro sport“.
Braydon Smith, che era soprannominato il Grande Bianco, segue la morte del 18enne Alex Slade, che nel corso del quarto round di un incontro a Townsville e morto una settimana più tardi senza riprendere conoscenza.