Formula gioia o Formula noia a Melbourne? La crisi del mondiale automobilistico

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Rivalità azzerata e gare dirette dai computer, ecco com’è cambiata la Formula Uno

Il primo Gran Premio di Formula 1 disputatosi a Melbourne, Australia, ha decretato, per la storia e le classifiche, l’ennesima doppietta Mercedes con Lewis e Nico sui gradini più alti del podio. A seguire, e quindi sul terzo gradino disponibile del podio, Seb Vettel in rosso Ferrari. Distacco primo-terzo arrivato: 34 secondi e passa. Alla faccia della “buona prestazione!” Ma la cosa più triste della gara di ieri è stata proprio la “mancanza” di una gara. 15 vetture al via. Undici quelle arrivate a vedere la bandiera a scacchi. Insomma, mettiamola così, se si riusciva ad arrivare in fondo, qualche punto lo si prendeva anche su di una comune utilitaria. Hamilton davanti. Rosberg a inseguire senza mai dare la sensazione di farcela. Dietro: il baratro. Che senso ha proporre gare di questo tipo? I team sono al collasso finanziario. I piloti hanno caratteri trasparenti e inutili. Le monoposto sembrano essere guidate dai computer dei box. E la passione? E il coraggio? E la follia? E la rivalità? E la gara? Dove sono tutti gli ingredienti che una volta facevano sì che il pubblico idolatrasse i piloti di Formula 1? Servono al più presto rimedi efficaci per tornare alla Formula gioia abbandonando per sempre questa Formula noia.

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