Scende in pista e dà spettacolo, ma termina l’esperienza con la Ducati
Troy Bayliss ieri, sui nastri di partenza, ha parlato e si è comportato come un vero pilota vecchia scuola. Aveva detto: “parto per fregarne il più possibile”. Intendeva gli avversari. Poi è partito, come sempre, come fosse suonata la tromba del settimo cavalleggeri. E ha fatto quello che poteva, quello che sentiva, quello che sognava. A 46 anni le ha date e le ha prese di santa ragione, ma sempre con stile e orgoglio. Verrebbe da dire: averne di piloti così in casa. E invece… E invece in casa Ducati probabilmente non la pensano così. Tant’è che, a motori raffreddati, il vecchio Troy ha detto (o qualcuno gli ha suggerito di dire) che la sua esperienza finiva qui. Peccato, aggiungiamo noi.