Vuelta di Spagna, Chaves nuovo leader, Nibali già in ritardo ma Aru c’è [FOTO]

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Vuelta, big subito in mostra nello strappo finale della seconda tappa. L’italiano Fabio Aru decimo in classifica

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E’ bastato uno strappo, nel finale, per fare la differenza e mandare in orbita uno scalatore di razza. Dopo la cronosquadre-passerella di Marbella, con tempi neutralizzati e un leader ‘virtuale’ come lo slovacco Peter Velits, primo a tagliare il traguardo con la Bmc, entrano subito in gara i big allaVuelta a Espana 2015. Non lo e’ ancora il 25enne colombiano Johan Esteban Chaves (Orica-GreenEdge), che pero’ ha cosi’ tanta stoffa da mettere tutti in fila al termine della seconda tappa, la AlhaurAn de la Torre-Caminito del Rey di 158,7 chilometri. Il sudamericano, al suo primo centro in carriera, si mette indosso tutte le maglie, compresa quella di numero uno della generale: una piccola sorpresa che porta ancora piu’ interesse in una Vuelta entrata immediatamente nel vivo. Seconda piazza, con un solo secondo di ritardo, per l’olandese Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), terzo l’irlandese Nicolas Roche (Sky) a 9′. Decimo e migliore degli italiani Fabio Aru (Astana), giunto con un gap di 37″. Davanti al grimpeur sardo, cinque pretendenti al trionfo conclusivo: quarto l’irlandese Daniel Martin a 14″, quinto lo spagnolo Joachim Rodriguez a 26″, sesto il colombiano Nairo Quintana a 26″, settimo il britannico Christopher Froome a 30″, ottavo e nono altri due ‘padroni di casa’ come Alejandro Valverde e Daniel Moreno, entrambi a 31″ dal vincitore.

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A perdere terreno e’, in pratica, il solo Vincenzo Nibali, rimasto coinvolto in una maxi caduta a circa 28 chilometri dalla conclusione. Tanti i corridori costretti a fermarsi, tra cui il campione italiano dell’Astana, che e’ comunque ripartito senza alcuna conseguenza fisica ma visibilmente nervoso per non aver ricevuto in fretta la bicicletta di riserva. Ad avere la peggio sono stati il polacco della Lampre-Merida Przemyslaw Niemiec e l’australiano della Iam David Tanner, rimasti doloranti sull’asfalto. I due sono stati trasportati in ambulanza in ospedale per accertamenti.Costretto al ritiro per una caduta dopo i primi chilometri anche l’italiano Matteo Pelucchi (Iam). Nibali era riuscito a rientrare ma, sulla rampa conclusiva, ben piu’ ardua di un ‘terza categoria’ cosi’ come era stato catalogato, pagava lo sforzo, tanto da finire trentunesimo a 1’28” da Chaves. Nulla di compromesso ma per lo ‘squalo’ le cose si sono subito complicate, cosi’ come gli successe al Tour. Domani la terza frazione, la Mijas-Malaga di 158,4 chilometri, in teoria adatta ai velocisti, in pratica affatto scontata nell’esito per una salita che precede il finale e che potrebbe mettere in difficolta’ i ‘signori degli sprint’.

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