Un pensiero per Noemi e il nuoto come metafora della vita: Papa Francesco riceve i nuotatori azzurri

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Gli azzurri del nuoto incontrano Papa Francesco in vista del Sette Colli di Roma: le parole del Pontefice

E’ tutto pronto per il Sette Colli di Roma, i nuotatori italiani sono pronti a sfidarsi per il famoso torneo che si disputa a Roma. I campioni del nuoto hanno incontrato oggi Papa Francesco, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano e non poteva mancare un pensiero per Noemi, la giovane atleta di nuoto sincronizzato scomparsa qualche settimana fa a causa di un tragico incidente stradale: “Noemi, la vostra compagna tragicamente scomparsa pochi giorni fa qui a Roma. Ho pregato per lei e per la sua famiglia e oggi la ricordo insieme con voi“, ha dichiarato il Pontefice.

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Non poteva poi mancare un commento sull’attività svolta dagli atleti e sul nuoto: “oltre ai risultati tecnici, voi offrite anche una testimonianza di disciplina, di sano agonismo e di gioco di squadra: mostrate a quali mete si può arrivare attraverso la fatica dell’allenamento, che comporta un grande impegno e anche delle rinunce. Tutto questo costituisce una lezione di vita, soprattutto per i vostri coetanei. Il nuoto, come ogni attività sportiva, se praticato con lealtà, diventa occasione di formazione ai valori umani e sociali, per irrobustire insieme con il corpo anche il carattere e la volontà e per imparare a conoscersi e ad accettarsi tra compagni. Certo, il nuoto è uno sport prevalentemente individuale, ma comunque praticarlo in una società sportiva e addirittura a livello nazionale diventa un’esperienza di squadra, in cui contano molto la collaborazione e l’aiuto reciproco. Ci sono le staffette e c’è la Pallanuoto che è un classico gioco di squadra. Soprattutto c’è il Nuoto Sincronizzato che è veramente l’esaltazione del fare squadra: è tutto armonia e l’eccellenza si raggiunge quando gli atleti si muovono in modo tale da formare un unico movimento. E’ davvero affascinante e per noi comuni spettatori sembra quasi impossibile; ma anche lì, il segreto è, oltre alla bravura individuale, l’aiuto reciproco“.

 

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