Horacio Pagani: l’uomo, il genio e la passione per le automobili [FOTO]

/
SportFair

Storia di Horacio Pagani, uomo geniale e dalla ferrea forza di volontà,  capace di realizzare il suo sogno  grazie  all’incontro con Juan Manuel Fangio

Ci sono persone destinate ad essere i migliori in quello che fanno, nonostante le enormi difficoltà e le difficili prove che la vita ha deciso di riservagli: tra questi c’è senza dubbio Horacio Pagani, conosciuto ai più per aver fondato la Pagani Automobili, factory capace di realizzare esclusive hypercar da 2 milioni di euro costruite con tecniche aeronautiche.pagani (6)

All’età di soli 12 anni, Horacio costruiva automobili rudimentali utilizzando mezzi di riciclo e ad appena 20 esordì nel mondo delle corse realizzando per il team Renault una vettura di Formula 3 dedicata al campionato argentino. L’evento che cambiò la vita di Pagani fu il celebre incontro con il mitico pilota Juan Manuel Fangio che lo spinse a trasferirsi in Italia per cercare fortuna nell’industria automotive del nostro paese. Nel 1982, Horacio partì per l’Europa e dopo non poche difficoltà riuscì a farsi assumere dalla Lamborghini, collaborando con il team di progettazione che si occupò dello sviluppo della Lamborghini Diablo, della P140 e della L30 (la Countach Anniversary).

Le ambizioni dell’italo-argentino però erano decisamente più grandi e il sogno di costruire la supercar più incredibile di sempre lo portò a fondare la Pagani Automobili, piccola fabbrica di vetture artigianali fondata nel paese di San Cesario su Panaro. Nel 1988 parte il “Progetto C8″ che porterà alla nascita della sua prima sportiva senza compromessi: all’inizio la vettura doveva chiamarsi Fangio F1, ma l’auto fu completata dopo la morte del pilota argentino, quindi Pagani decisa di battezzarla Zonda – dal nome del vento che soffia sulla Ande – presentandola al grande pubblico in occasione del Salone di Ginevra del 1999.pagani (5)

Realizzata in soli 131 esemplari (tra cui molte edizioni speciali), tutti venduti a prezzi molto al disopra del milione di euro, la Pagani Zonda veniva costruita totalmente a mano da operai specializzati, utilizzando telaio e scocca in fibra di carbonio, mentre il propulsore è un V12 aspirato sviluppato da Mercedes-AMG, declinato negli anni in varie evoluzioni, con potenze che variano da 558 a 650 CV.

Con l’uscita dalle scene della Zonda, l’atelier di San Cesario sul Panaro sforna un altro capolavoro chiamato Huayra (nome del progetto C9), dal nome di un Dio andino. Esteticamente la vettura si presenta come un’evoluzione stilistica della Zonda, conservando quell’aspetto ispirato all’aspetto delle vetture Sport prototipo. Dal punto di vista meccanico, la Huayra sfrutta un V12 da 6.0 litri con due turbocompressori firmato sempre Mercedes, capace di sprigionare una potenza di oltre 730 CV e una coppia motrice di 1000 Nm, con prestazioni dichiarate che parlano di una velocità massima pari a 374 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 effettuata in poco meno di tre secondi. Nel 2013 è stata presentata un’evoluzione battezzata Zonda Revolucion dotata del V12 AMG portato fino al picco di 800 CV e venduta all’esorbitante cifra di 2,2 milioni di euro.pagani (4)

Ispirato ad un personaggio del calibro di Leonardo Da Vinci, Pagani vanta una sensibilità tecnica ed artistica senza precedenti che gli ha permesso di trasferire nelle sue creazioni la perfezione tecnologica fusa in un unico elemento con l’armonia delle forme, ovvero una combinazione capace di offrire bellezza e sportività allo stesso tempo. ”Arte e scienza possono camminare insieme”, una frase di Leonardo che ha ispirato Pagani, permettendogli di spingersi oltre, di realizzare qualcosa che va aldilà della semplice immaginazione.

Condividi