The Greatest Royal Rumble – Strowman vince la rissa reale, la vendetta di AJ Styles: che beffa per Roman Reigns [RISULTATI FOTO E VIDEO]

  • Strowman
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  • Roman Reigns e Brock Lesnar1
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  • Roman Reigns e Brock Lesnar
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  • The Undertaker
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  • AJ Styles
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  • Seth Rollins
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  • Bludgeon Brothers
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  • Jeff Hardy
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  • Cedric Alexander
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  • John Cena
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SportFair

Braun Strowman vince la rissa reale a 50 uomini, AJ Styles e Brock Lesnar difendono i titoli in maniera controversa: i risultati di The Greatest Royal Rumble

The Greatest Royal Rumble evidenza
Credits: Instagram @wwe3rd21

King Abdullah Stadium di Jeddah, Arabia Saudita, pieno fino all’inverosimile di tantissima gente letteralmente su di giri per lo spettacolo di The Greatest Royal Rumble. La WWE sbarca in Medio Oriente con un evento pazzesco, successivo a WrestleMania ma che con lo ‘Showcase of Immortals’ può tranquillamente rivaleggiare. Un’atmosfera da sogno, tantissimo hype ed una card di match imperdibili con tutti i titoli in palio, fanno di GRR uno degli show più prestigiosi nella storia della WWE.

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L’evento si apre subito con un match fra due leggende viventi della WWE: John Cena e Triple H. Ai nostri microfoni Triple H aveva invitato Cena ad ‘insegnare ai giovani come si fa’ e l’incontro non delude le attese, con tutte le attenuanti del caso legate allo stato di forma di Triple H. Inizio molto ‘old school‘ con tanto di prova di forza, una serie di scazzottate e una sleeper hold. Triple H è abile a frenare ogni tentativo di accelerazione di John Cena, togliendosi anche il lusso di eseguire sul Leader della Cenation una 5 knuckle shuffle. HHH resiste poi alla reazione di Cena, evitando di capitolare ad una STF e ad una A.A. e va vicino al conto di 3 connettendo un Pedigree, ma nel finale John Cena riesce a mettere ko il ‘Re dei Re’ con una doppia A.A. in successione.

Cedric Alexander
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Si alzano i ritmi per il secondo incontro che vede due pesi leggeri salire sul ring: Kalisto sfida il Campione Cruiserweight, Cedric Alexander, con in palio la cintura di categoria. Un match scoppiettante, come gli higflyer ci hanno spesso abituato a vedere. Kalisto va vicino al conto di 3 con una pazzesca proiezione in springoboard dalla terza corda, ma Alexander si salva al 2. Nel finale il luchador si gioca il tutto per tutto provando a connettere la sua Salida del Sol che viene abilmente trasformata in una devastante Lumbar Check da parte del campione che si va a prendere la vittoria.

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Una folle risata inconfondibile riecheggia in tutta l’arena e poi ‘DELETE’: è il momento di vedere in azione uno dei più pazzi tag team di sempre: Matt ‘Woken’ Hardy e Bray Wyatt, opposti al The Bar con in palio i titoli di coppia resi vacanti dopo la vittoria a WrestleMania di Braun Strowman e del piccolo Nicholas. Oltre a sembrare alquanto fuori di testa, Matt e Bray si dimostrano un tag team ben assortito: alla tecnica dell’ex membro del Hardy Boyz si unisce la forza fisica di Bray Wyatt capace di autentici strappi in grado di ribaltare la situazione sul quadrato. Dopo un inizio scoppiettante dei ‘Deleter of Worlds’, Sheamus e Cesaro prendono il sopravvento grazie alla loro alchimia di squadra e a qualche scorrettezza. Le manovre combinate dei due valgono però solo il conto di 2 e nel finale Bray Wyatt riesce a fare la differenza: la classica posa da indemoniato distrae Sheamus che fallisce il Brogue Kick e subisce la Sister Abigail. A chiudere le ostilità è Matt Hardy che dopo essersi preso il tag connette una Twist of Fate in collaborazione con Wyatt che vale il conto di 3 e i titoli tag team.

Jeff Hardy
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Abbiamo nominato gli Hardy Boyz prima, e mentre Matt si gode il suo nuovo titolo, Jeff sale sul quadrato per difendere lo USA Championship conquistato prima di essere draftato a SmackDown. Lo sfidante è l’ex campione, Jinder Mahal che dà fondo a tutto il suo repertorio di scorrettezze (con la complicità di Sunil Singh) per strappare la cintura al ‘Cavaliere del Vento’ ma Jeff è un vero e proprio tornando e indirizza il match nei suoi binari: una Twist of Fate seguita da una Swanton Bomb permettono a Jeff di restare campione USA.

Bludgeon Brothers
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Il quinto match della serata mette in palio i titoli di coppia di SmackDown con gli Usos desiderosi di riprendersi le cinture perse a WrestleMania. Non sono però dello stesso avviso i campioni in carica, i brutali Bludgeon Brothers, Luke Harper ed Eric Rowan. Nonostante gli Usos diano fondo al loro solito repertorio, fatto di manovre agili e dinamiche, superkick e voli dal paletto, quando i Rowan e Harper riescono a far valere la loro forza fisica l’esito diventa scontato: un powerbobm combinata permette ai campioni di coppia di difendere le cinture.

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Seth Rollins
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Si alza nettamente il tasso tecnico della serata quando sospeso al centro del quadrato è appeso il titolo Intercontinentale. Ben 4 superstar si contendono la cintura: Seth Rollins campione in carica, deve difendersi dagli assalti di Samoa Joe, Finn Balor e The Miz. L’agilità di Balor e Rollins la fa da padrone nelle fasi iniziali, mentre Samoa Joe fa valere la sua forza bruta e The Miz… la sua proverbiale astuzia. Proprio ‘Il Magnifico’ è quello che va vicino per primo alla cintura ma viene interrotto più volte da Finn Balor che lo mette definitivamente ko con un Coup de Grace sulla scala. Successivamente è Balor a provare a staccare la cintura ma Samoa Joe glielo impedisce in ogni modo. Messo ko anche il samoano, Balor arriva ad un passo dalla cintura ma dal nulla Seth Rollins salta sulla terza corda, lo raggiunge in cima alla scala e gli sfila il titolo da sotto il naso.

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Dopo un breve intermezzo nel quale 4 atleti dell’Arabia Saudita, che in settimana sono stati scelti per entrare a far parte del performance center WWE, hanno preso a calci i Daivari Brothers venuti ad interrompere il loro momento di gloria, è la volta di mettere in palio il primo dei titoli principali, quello di SmackDown. Dopo i fatti di WrestleMania in cui AJ Styles ha sconfitto Nakamura che, di tutta risposta, gli ha rifilato un low blow (il primo di una lunga serie…), il giapponese ha ottenuto un rematch in Arabia Saudita. Nakamura fa valere il suo strong style, fatto di colpi duri e potenti che mettono la resistenza di AJ Styles a dura prova. Il campione prova a prendersi qualche break grazie alla sua tecnica eccezionale, il migliore dei quali si conclude con una Calf Crusher che quasi fa cedere il wrestler nipponico. AJ fallisce il Phenomenal Forearm e finisce quasi addosso all’arbitro, Nakamura ne approfitta per un low blow ma ottiene solo un conto di due. Il match diventa una vera e propria rissa, i due finiscono fuori dal ring e se la danno di santa ragione fino a che l’arbitro non li conta entrambi fuori: il match finisce per count out! AJ Styles però non ha ancora finito: il Fenomenale schianta Nakamura contro una balaustra e lo colpisce successivamente con una sedia sfogando tutta la rabbia repressa nelle ultime settimane: il colpo di grazia è un Phenomenal Forearm all’esterno del ring che mette definitivamente ko Nakamura e chiude i conti… per ora.

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Arriva il momento di uno fra i match più attesi della serata, quello fra due delle superstar più amate dal pubblico: Rusev vs The Undertaker, con tanto di bara a bordo ring. La stipulazione particolare permette la vittoria infatti, solo nel caso in cui si riesca a chiudere l’avversario dentro la bara. Rusev appare subito spaventato dalla bara ed è allora Undertaker ad aprire le danze mettendo in mostra diverse mosse del suo repertorio. Rusev riesce a prendersi qualche break grazie a qualche mossa di striking e all’aiuto di Aiden English che distrae Undertaker prima che possa chiudere la bara con Rusev dentro. Il bulgaro dunque riesce a cogliere il becchino di sorpresa, fino ad imprigionarlo nella Accolade che sembra metterlo ko. Non appena Rusev gira le spalle per chiedere agli arbitri di aprire la bara, Undertaker si ‘risveglia’ alla sua maniera, stende Rusev e lo infila dentro la bara. A nulla serve l’intervento di Aiden English che subisce una Tombstone Piledriver e viene chiuso nella bara insieme a Rusev.

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Scende la gabbia sul King Abdullah Stadium di Jeddah, pronta a rinchiudere la Bestia e il Mastino: Brock Lesnar e Roman Reigns si sfidano nella rivincita di WrestleMania con in palio il titolo di Campione Universale. Ne viene fuori un incontro brutale che ‘Il Sindaco di Suplex City’ apre proprio con 4 suplex ed un F5 che sembrano già mettere Reigns ko. Roman però reagisce con 3 Superman Punch e rimette il match in parità. Nessuno dei due riesce ad evadere dalla gabbia, quindi Reigns rifila ben 3 Spear in successione ai danni di Lesnar. Inutile dire che per abbattere La Bestia, ci vuole ben altro. Paul Heyman sbatte la porta della gabbia in faccia a Reigns e passa una sedia a Lesnar per avvantaggiarlo, l’ex membro dello Shield però ne disinnesca l’utilizzo con una Spear per poi prendere Lesnar a sediate. Dopo l’ennesimo Superman Punch i tempi sono maturi per una spear devastante: l’impatto è però così forte che la parete della gabbia cede e le due superstar finiscono fuori dalla struttura. Il primo a toccare terra è Brock Lesnar che resta ancora il Campione Universale.

Siamo all’ultimo match della serata, quello che dà anche il nome allo show: la Royal Rumble con 50 partecipanti, la più grande di sempre. Il primo ad entrare è Daniel Bryan che fa impazzire subito l’arena. L’ex gm di SmackDown tiene il ring per diversi minuti insieme a Dolph Ziggler e resiste agli assalti di diversi partecipanti. Di grande impatto l’entrata di Mark Henry, ancora in discreta forma e in grado di eliminare il lottatore di sumo Hiroki Sumi e Mike Kanellis dopo che quest’ultimo aveva appena messo piede sul ring. Simpatica la breve parentesi con Hornswoggle, spettacolare come sempre invece l’entrata di Elias, mentre è applauditissimo il ritorno di Rey Mysterio. Boato nell’arena per l’entrata di Randy Orton, che mette in mostra una spettacolare RKO in volo su Apollo e poi fa piazza pulita eliminando diversi atleti.

Intanto Titus O’Neil regala il momento più divertente della storia della Royal Rumble con una caduta clamorosa. L’arrivo di Strowman è accolto con grande entusiasmo dal pubblico, un po’ meno dagli atleti sul ring che finiscono ko uno dietro l’altro. Serve la combo 619 e RKO per mettere temporaneamente a nanna il ‘Mostro che cammina fra gli uomini’. A proposito di mostri: entra anche The Great Khali, eliminato in breve tempo dalla coppia Strowman e Lashley. Ritorna sul ring Shane McMahon che ha qualche conto in sospeso con Kevin Owens che riempie di Yes Kick insieme a Daniel Bryan, per poi regalare un ‘coast to coast’ su Strowman, prima di essere eliminato da una chokeslam da parte dello stesso Strowman che lo scaraventa sul tavolo dei commentatori.

Strowman
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La pick numero 50 è di… Chris Jericho! Il finale è incandescente, Daniel Bryan viene eliminato a sorpresa da Big Cass raggiungendo il record per la permanenza più lunga di sempre. Si giocano la vittoria finale due giganti: Braun Strowman e Big Cass. Il ‘Mostro’ resiste a diversi tentativi di eliminazione per poi mettere fuorigioco Big Cass e vincere la più grande Royal Rumble della storia.

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