Tour de France, Fabio Aru euforico per la prima vittoria: “sono incredulo, sento la gioia dentro di me” [GALLERY]

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Fabio Aru ha realizzato una vera e propria impresa nella quinta tappa del Tour de France. Il ciclista dell’Astana ha dominato la salita di La Planche des Belles Filles

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Come previsto il primo arrivo in salita di questa edizione del Tour de France è stato spettacolare. La quinta tappa della Grande Boucle è stata caratterizzata da grandi fughe, attacchi, contrattacchi. Ieri a La Planche des Belles Filles, Fabio Aru ha realizzato un capolavoro conquistando il primo arrivo in salita del Tour de France. La forma fisica del sardo è al top grazie agli allenamenti specifici e alla grande voglia di riscatto dopo la prestazione della scorsa edizione della grande corsa francese. Già dal Giro del Delfinato Aru aveva dimostrato di essere in condizione quando sul Mont du Chat è scattato con grande leggiadria come ad Ivrea ai campionati italiani in linea quando ha vinto la maglia Tricolore.

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Fabio Aru ha vinto con la maglia Tricolore come Vincenzo Nibali tre anni fa (il messinese poi ha vinto la Grande Boucle) ed è la nuova maglia bianca a pois rossi (leader della classifica di montagna). Questo per il sardo è il primo successo alla Grande Boucle: “le vittorie sono tutte belle ma un successo di tappa al Tour… mi mancava. Sono incredulo, sento la gioia dentro di me – ha dichiarato Fabio Aru come riportato da La Gazzetta dello Sport – Perché ho vinto e per come l’ho fatto, e per il tricolore. Sono stato sicuro di vincere solo quando ho visto davanti a me la linea bianca. Gli ultimi istanti li riguarderò tante volte. Non avevo mai pedalato su questa salita, ma di video ne ho guardati tanti. Così come ho riguardato le volte delle vittorie di Froome e Nibali. Non avevo la percezione dei distacchi e neppure in ammiraglia li sapevano. La salita aveva pendenze dure. Si adattava a me”.

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Il ciclista dell’Astana ha poi spiegato il legame col Tour de France: “è diverso dal Giro e dalla Vuelta. E’ difficile e a me le situazioni difficili, quelle dove posso imparare, piacciono”, ha proseguito. Nella tappa di ieri Fabio Aru ha attaccato Chris Froome (diventato nuova maglia gialla). Il corridore britannico è stato sorpreso dalla fuga del ciclista italiano. Un inizio di duello che fa sognare il tifosi italiani. Froome in questo inizio di stagione non ha brillato e al Giro del Delfinato non è sembrato quello di sempre. Fabio Aru ha raccontato il suo attacco al ciclista del Team Sky:già alla Vuelta di tre anni fa mi ricordo delle grandi battaglie con Chris (vinse due tappe, ndr). Non ho mai avuto paura di attaccarlo e lo rifarò, se posso – ha proseguito -. Stavolta me la sentivo, anche se eravamo ancora in tanti davanti. Se sono il suo rivale principale adesso? Non lo so, difficile dirlo. Così come è difficile trovare in lui punti deboli”. 

Il co-capitano dell’Astana Fuglsang è giunto a 1’07” di distacco da Aru. Il sardo ha parlato della situazione con il danese per il ruolo di leader della squadra: “non si tratta di chi è il capitano e chi il numero due. Jakob già in passato è stato fondamentale per Nibali, è uno che non ha problemi a mettersi a disposizione – ha concluso -. Siamo un grande gruppo, possiamo fare belle cose assieme”.

 

 

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