Tesillo minacciato di morte dopo il rigore sbagliato in Copa America, il racconto del difensore: “i miei figli non possono nemmeno andare al parco”

SportFair

Tesillo racconta i terribili giorni dopo l’eliminazione della Colombia dalla Copa America: il racconto del difensore colombiano dopo il rigore sbagliato e le minacce di morte

Giornate terribili, quelle dopo l’eliminazione della sua Colombia dalla Copa America, per Tesillo, colpevole di aver sbagliato un clamoroso rigore, fondamentale per la ‘salvezza’ della sua squadra. Il calciatore colombiano ha ricevuto spaventose minacce di morte. “Dopo quel rigore ho passato due giorni a chiedermi cosa sarebbe potuto succedere. Mi passavano molte cose per la testa, gli errori non mancano mai nello sport, le critiche nemmeno e le accetto. Se uno gioca bene arriva l’applauso ma se qualcosa va male si mette in discussione tutto il resto. Le minacce, però, vanno oltre il calcio: sono un padre di famiglia, marito, figlio. Ci sono persone che soffrono, non solo io. I miei figli sono piccoli e non capiscono questa parte e vorrebbero uscire al parco a giocare ma le circostanze non lo permettono”, ha raccontato il difensore ad El Pais.

LaPresse

Questa situazione non posso gestirla e l’ho messa nelle mani di Dio. Ero in Armenia, perché mia moglie è di lì ma la polizia mi ha consigliato di rimanere in casa in via precauzionale. Meglio non uscire con i bambini perché non si sa mai cosa può succedere. L’idea era quella di andare in Armenia e poi a Barranquilla, in Colombia da mio padre ma la situazione non lo ha permessoha aggiunto.

Condividi