Il tennis italiano piange la scomparsa, addio a Beppe Merlo: inventore del rovescio bimane

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Addio a Beppe Merlo: il tennis italiano piange la scomparsa dell’ex campione azzurro

La  Federtennis ha comunicato oggi una triste notizia: è scomparso all’età di 91 anni Beppe Merlo, ex campione italiano, inventore del rovescio bimane. In carriera ha vinto 22 titoli internazionali, fra i quali i Campionati di Sicilia (nel ’56 e nel 57′), il torneo di Reggio Calabria (in tre occasioni) e poi a Viareggio, a Ortisei, a Stresa, a Bologna, a Venezia, a Napoli e a Trieste.

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E’ morto a 91 anni Beppe Merlo, un genio del tennis italiano. Due volte semifinalista a Parigi, due volte finalista a Roma e in quattro occasioni tricolore negli anni ’50, ha avviato una delle più durature rivoluzioni del gioco: il rovescio bimane. Meno lottatore di Fausto Gardini, da cui perse una finale da corrida al Foro Italico, meno elegante di Pietrangeli e Sirola, Giuseppe “Beppe” Merlo, resta il più amato della generazione che ha portato l’Italia al vertice del gioco tra gli anni ’50 e ’60“, si legge sulla nota della Federazione italiana.

Il ‘gracile dongiovanni della racchetta’, in questa veste spesso protagonista delle vignette di Slawitz sul Guerin Sportivo, figlio del custode del tennis Merano, ispirava tenerezza con quel fisico leggero, con quel tennis di anticipo e tocco esaltato dalle corde poco tese. Ma con quel rovescio arrivo’ due volte in semifinale al Roland Garros“, continua la Fit.

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Impugnava la Maxima Torneo, scriveva Roberto Lombardi nel suo libro ‘100 anni di tennis in Italia’, con la destra in alto, cosi’ da essere costretto poi a giocare il dritto a mezzo manico, traendo dal rovescio bimane, frustato senza swing, e dal dritto corto, diretto come un punteruolo, colpi accelerati ai limiti della fisica“, conclude la Federtennis.

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