Una lunga lettera per dire grazie, Mihajlovic a cuore aperto: “so di non essere solo in questa battaglia”

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L’allenatore del Bologna ha scritto una lunga lettera per dire grazie a tutti coloro che gli hanno dimostrato vicinanza e affetto

Una lettera scritta con il cuore, un ringraziamento sentito e commosso per tutti coloro che gli hanno dimostrato vicinanza in questo difficile momento. Sinisa Mihajlovic ha voluto inviare il proprio ‘Grazie’ a coloro i quali hanno speso anche un minuto del proprio tempo per augurargli una pronta guarigione, dopo l’annuncio di aver contratto la leucemia. Parole dolci e commoventi, affidate alla Gazzetta dello Sport, che gli ha concesso un’intera pagina dell’edizione odierna:

LaPresse/Filippo Rubin

Ci sono momenti nella vita in cui ti ritrovi a lottare contro un avversario difficile da superare o ad affrontare un problema che è complicato da risolvere. Io vivo ora un momento così, però mi sento molto fortunato perché so di non essere solo. Accanto a me ho scoperto di avere un sostegno enorme. In questi giorni ho ricevuto un mare di affetto, solidarietà ed energia positiva che mi ha dato una incredibile, ulteriore, carica e la certezza che vincerò questa battaglia contro la leucemia.

Ho ricevuto migliaia di messaggi. Vi assicuro che li ho letti tutti, uno dopo l’altro: ognuno ha rappresentato per me una carezza, un abbraccio e ha toccato il mio cuore. Sono stati giorni duri e mi scuso se non ho risposto e ringraziato ognuno di voi. Lo faccio qui, adesso, grazie alla Gazzetta dello Sport e al Presidente Urbano Cairo che mi hanno affettuosamente messo a disposizione questo spazio. Grazie per la vicinanza ai presidenti delle squadre in cui ho militato da giocatore o allenatore e a quelli per cui non ho mai lavorato ma mi hanno mostrato stima e affetto.

LaPresse

Grazie agli ex compagni e avversari dei miei anni da calciatore, ai giocatori di oggi che ho allenato e a quelli che non ho mai guidato ma ugualmente mi hanno detto «Forza Mister». Grazie ai tifosi delle «mie» squadre e a quelli che invece ho affrontato vestendo un’altra maglia. Tanti di coloro che magari in passato in campo mi hanno fischiato e contestato, stavolta mi hanno incoraggiato e scritto «Non mollare Sinisa». Grazie a quanti nel mondo non solo dello sport ma anche della politica e dello spettacolo mi sono stati vicino.

Grazie agli amici di una vita incontrati in tante città durante la mia carriera. E grazie alla gente comune, che non è famosa: chi mi conosce sa che valuto ogni uomo per come è e non per chi è. Dai messaggi di Capi di Stato (da non crederci…) alla letterina ricevuta da un bambino che ha disegnato un sorriso per me, siete stati tutti importanti. Grazie, grazie, grazie. Mi avete commosso. Ho finito le lacrime, ora sono pronto a combattere.

Ci rivediamo presto,

Sinisa“.

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