A causa della nuova riforma UCI, la squadra italiana sarà costretta a dire addio al ciclismo a partire dalla prossima stagione
La Nippo-Vini Fantini lascia il ciclismo, una decisione sofferta ma obbligata a causa della nuova riforma UCI che scatterà a partire dal 2020. Con l’aumento da 18 a 20 dei team World Tour, le wild-card per i grandi giri diventano solo due, obbligando dunque team Professional come la Nippo a minore visibilità e dunque minori entrate.
Obbligato dunque l’addio al termine di questa stagione, comunque positiva viste le quattro vittorie ottenute, tra cui quella di Damiano Cima al Giro d’Italia. Nelle ultime ore si era vociferato di una possibile fusione con la Bardiani, una possibilità nata e svanita nel giro di pochi giorni, dunque i corridori della Nippo dovranno adesso cercarsi un’altra sistemazione. Ad annunciarlo è stato il team manager Francesco Pelosi, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “con l’ufficializzazione della riforma 2020, un team Professional ha bisogno di un budget nettamente più alto a fronte di minori garanzie. Parliamo nel nostro caso di passare da 2,8 milioni a 4,5 milioni per coprire l’aumento degli atleti, dello staff, la terza attività e probabilmente l’accesso alle corse UCI Pro Series, che potrebbero diventare a pagamento per la classifica di merito. Non ci è possibile proseguire e l’unica soluzione è unire le forze. Come società rimarremo a sostegno dei nostri sponsor, con cui abbiamo costruito un vero rapporto di partnership, che aiuteremo a collocarsi all’interno di altri progetti, se possibile, portando avanti l’obiettivo di far crescere in Europa i talenti nipponici anche dopo Tokyo 2020″.