Roma, Baldissoni risponde a Totti: “non ha accettato la nostra proposta. Voleva Conte? Difficile. E sui romani in squadra…”

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Il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni, risponde a Totti in merito alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dall’ex giocatore, chiarendo la posizione della società

Giorni di fuoco a Roma, non solo per il caldo. La tranquillità calcistica della Capitale è stata scossa dalle dichiarazioni in conferenza stampa di Totti che, annunciando il suo addio alla società giallo-rossa, non ha mancato l’occasione di togliersi più di un sassolino dalla scarpa. Dichiarazioni pungenti, alla quale ha fatto seguito la risposta della Roma tramite una nota ufficiale che ha considerato il pensiero di Totti ‘fantasioso e lontano dalla realtà’.

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Il vicepresidente Mauro Baldissoni ha inoltre spiegato la posizione della società ai microfoni di Sky Sport: “sicuramente c’è un grande dispiacere, è una sconfitta di tutti non aver trattenuto un grande patrimonio. Va fatto un momento di riflessione ampio sul passaggio da calciatore a dirigente, soprattutto nel caso del più grande giocatore italiano. Va accompagnato in un processo del genere e noi siamo stati pazienti. Il primo anno è stato più difficile, a metà del secondo, dopo l’uscita di Monchi, gli abbiamo fatto una proposta e lui non aveva risposto. Magari aveva una percezione diversa, perché Ranieri lo ha proposto lui, su Conte la società l’ha seguito pur sapendo di andare incontro a qualcosa di difficile. Non so se poi a volte ci sono state sue indicazioni non considerate, ma speravamo crescesse con noi in quello che, va ricordato, è un lavoro di squadra.

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La società non vuole i romani? Francesco ha avuto due rinnovi da giocatore, un contratto da dirigente e una proposta da d.t., De Rossi ha avuto due rinnovi per un totale di 7 anni, abbiamo riportato a casa Florenzi e Lorenzo Pellegrini, Luca Pellegrini fino a gennaio è stato in prima squadra, ma abbiamo fatto anche la Hall of fame o altre cose. Deromanizzare sarebbe un concetto sciocco e autolesionista, come potremmo essere così stupidi? Prima del cambio di proprietà io stesso dissi a Totti che nel mondo lui era più noto della Roma, non c’è nulla di più lontano dal vero che averlo voluto allontanare dalla Roma.

Cambio di proprietà? Non potevamo fare a meno di notare durante la conferenza di Totti un ripetuto riferimento a questa eventualità di un possibile passaggio di proprietà: essendo quotati dobbiamo rispettare regole rigide, i mercati sappiano che l’attuale proprietà non ha messo in vendita la società”.

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