Olimpiadi invernali 2026, Renzi ne ha per tutti: “Salvini non ha idee, va a convenienza. E sul M5S…”

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L’ex premier ha attaccato duramente Salvini e il Movimento 5 Stelle, salvo poi applaudire l’operato di Giovanni Malagò

Ieri è stato il momento della soddisfazione e del trionfo, oggi quello delle polemiche e delle frecciatine, per quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato. La politica sa bene come utilizzare a proprio vantaggio l’assegnazione a Milano-Cortina delle Olimpiadi invernali del 2026, sfruttando questo risultato per lanciare frecciate e insulti.

SALVINI
Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse

L’ultimo in ordine di tempo è quello di Matteo Renzi, che su Facebook si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Salvini e del Movimento 5 Stelle: “l’Italia ha vinto. Tutto il resto non conta. Questo Paese è forte, più forte di chi lo attacca con polemiche meschine. Oggi leggo che sulle Olimpiadi tutti hanno cambiato idea. Bene. Salvini attaccava il ‘fenomeno fiorentino’ che voleva le Olimpiadi: ora è il primo a esultare, ma ormai conosciamo il suo modo di fare. Lui non ha idee: le cambia sulla base della convenienza del momento. Il M5S rivendica il merito di questo ‘sogno italiano’ dopo che sono stati loro, con Virginia Raggi prima e Chiara Appendino poi a negare alle ‘loro’ città questa occasione. Ormai è chiaro: uno vota in M5S per protesta e si trova una classe dirigente che fa danni per anni, per decenni. Quando tornerà a Roma un’occasione come quella buttata via dalla Raggi, Di Maio e Di Battista? I cittadini di Roma e di Torino adesso lo sanno: votare in M5S produce effetti collaterali. Dovremmo recuperare quella vecchia campagna: ‘Votare M5S fa male anche a te. Digli di smettere’. Brava Milano che continua il percorso dell’Expo. Brava Cortina d’Ampezzo, che continua il percorso dei mondiali 2021. Senza Expo e senza Mondiali non ci sarebbero state le Olimpiadi: se lo ricordino i critici di questi eventi che abbiamo voluto e finanziato con forza. E bravi i sindaci e i governatori. Ma il bravo più grande va al vero vincitore di ieri sera. Perché ha vinto la squadra, certo.

AFP/LaPresse

Ma un leader serve sempre e in questa partita c’è stato un capitano senza il quale la squadra non avrebbe nemmeno giocato. Il suo nome è Giovanni Malagò. A Rio 2016 io ho visto al lavoro la splendida squadra del Coni. Roma avrebbe vinto la battaglia contro Parigi e contro Los Angeles come Milano ha vinto contro Stoccolma. Sono dei signori professionisti gli atleti e i ragazzi di Malagò. E siccome per mesi gli hanno fatto polemica su tutto, lasciatemi dire qui pubblicamente: bravo Giovanni. Viva lo sport italiano. E viva l’Italia che non si arrende mai“.

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