Atletica – Diamond League, buoni risultati per El Otmani e Yeman Crippa nella tappa di Rabat

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Il 27enne dell’Esercito ottiene lo standard per i Mondiali di Doha nei 5000 metri, Crippa centra il primato personale alla seconda uscita stagionale nei 1500

Nella sesta tappa della IAAF Diamond League, a Rabat, ottimo risultato di Said El Otmani. Il 27enne dell’Esercito ha ottenuto sui 5000 metri lo standard di qualificazione per i Mondiali di Doha, centrando un eccellente 13:19.30 che migliora di ampio margine il vecchio personale, datato quattro anni, di 13:31.02. Una prova condotta con grande acume tattico da El Otmani, che al quarto chilometro ha animato il gruppo degli inseguitori dei fuggitivi Berihu e Zakayo, prendendo l’iniziativa e alzando il ritmo. Nei 400 metri conclusivi, un po’ di fatica e qualche posizione persa, ma l’obiettivo è stato pienamente raggiunto con un bel sesto posto e il personale, un crono che gli vale la nona posizione nelle liste italiane di sempre. Vittoria al keniano campione del mondo U20 Edward Zakayo in 13:11.49, secondo l’etiope Solomon Berihu in 13:16.08, terzo il marocchino Bouqantar in 13:17.26.

Bravo anche l’azzurro Yeman Crippa, che alla seconda uscita stagionale sui 1500 metri centra il primato personale in 3:37.81, migliorando il 3:38.22 stabilito al Golden Gala dell’anno scorso. Gara dettata su ritmi abbastanza veloci in cui il 22enne delle Fiamme Oro ha saggiamente evitato di compromettere gli obiettivi cronometrici della trasferta marocchina, infilandosi nella bagarre. La scelta tattica ha pagato, con un bel finale e diverse posizioni guadagnate in rettilineo, fino all’undicesimo posto. Vittoria del keniano Vincent Kibet in 3:35.80, secondo il marocchino Akankam in 3:35.85 (personale), terzo il sorprendente transalpino Miellet in 3:35.98 (personale). Dietro Crippa anche cavalli di razza come l’altro marocchino El Kaam e l’australiano Gregson. Continuano quindi i progressi del trentino, medaglia di bronzo lo scorso anno agli Europei di Berlino nei 10.000 metri: la scorsa settimana al Golden Gala Pietro Mennea di Roma aveva stupito con 13:09.52 nei 5000 metri, terzo azzurro di sempre.

Giornata non favorevole alle ambizioni di Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle), uscito con tre errori alla quota di 2,22, con ampia luce alla terza prova ma un errore tecnico nel richiamo. Per il primatista italiano di salto in alto un poco significativo 2,19 al secondo tentativo e l’ottavo posto. Pochi acuti anche per chi è andato meglio: vince ancora l’ucraino Bohdan Bondarenko con 2,28, la misura superata da Tamberi al Golden Gala. Oltre i 2,28 anche il giapponese Tobe (secondo), il russo Ivanyuk (terzo) e il keniano Sawe (quarto).

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