L’allenatore del Milan ha parlato alla vigilia del match con la Spal, che potrebbe regalare l’accesso in Champions League
“Per me allenare il Milan è un sogno, è stata difficile ma spero che il sogno continui. E’ un onore allenarla e spero di farlo ancora a lungo“. Parla così del suo futuro in rossonero il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, alla vigilia dell’ultima di campionato contro la Spal.
“Perché il quinto posto non sarebbe un fallimento? Perché abbiamo fatto più punti degli altri anni, ne abbiamo passate tanto. C’erano squadre sulla carta che avevano qualcosa in più di noi, esclusa l’Atalanta che sta facendo un miracolo sportivo. Questa stagione non è da buttare. A me la società non ha obbligato ad andare in Champions, mi ha chiesto di provarci“. E sulla conferma in panchina chiarisce. “Mi fate ridere. Dobbiamo pensare fino alle 22.30 di domani, settimana prossima si tireranno le somme e ognuno si prenderà le sue responsabilità. Ci giochiamo ancora tanto. Domani ci manca solo la ciliegina sulla torta. Penso che questi ragazzi si meritano un grande abbraccio e grande rispetto da parte mia. Ho solo parole positive per questo gruppo. Le scelte fatte le rifarei tutte. Se devo analizzare sull’arco di una stagione a livello tecnico tattico qualche errore c’è stato”.
Sulla Spal: “conosco molto bene la Spal, ho conosciuto diversi suoi giocatori in Serie C. Ogni anno Semplici migliora, fa giocare bene le sue squadre. E’ una crescita continua, dovremo essere attenti perché è una squadra che gioca molto bene. Ci giochiamo tanto, fino alle 22.30 penseremo a noi stessi. Un ‘fioretto’ in caso di qualificazione? Potrei fare tutto o nulla, in questo momento non ci penso. Sono undici anni che non mi taglio la barba, potrei farlo domani alle 22.30. Domani non ci potremo permettere di fare il primo tempo visto col Frosinone, la Spal è una squadra nettamente più forte“. (Int/AdnKronos)