Arturo Merzario fu un uomo importantissimo per la vita di Niki Lauda, dato che lo salvò dal rogo della sua auto durante il Gp di Germania del ’76
“Eravamo nemici-amici. Nelle competizioni eravamo super nemici ma nel privato eravamo molto amici“. Sono le parole dell’ex pilota di Formula Uno, Arturo Merzario, che a ‘Radio Capital’ ha voluto così ricordare Niki Lauda scomparso oggi all’età di 70 anni e che nel 1976 nel Gp di Germania salvò la vita a Lauda estraendolo dall’abitacolo dopo l’incidente. “Ci furono tanti problemi, non riuscivo a slacciargli la cintura di sicurezza, si era contorto il telaio, il pericolo era che le lamiere mi tagliassero. Al terzo tentativo ci riuscii, avevo imparato al militare a fare il primo soccorso con la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco -ricorda Merzario-. Riuscii a salvarlo, quei due minuti furono fondamentali per tenerlo in vita e far intervenire i medici”. “Ci siamo sentiti nel tempo, l’ultima volta un mese fa. Era molto affaticato dall’intervento. Il suo rientro in pista 42 giorni dopo l’incidente? Era nella sua indole, noi correvamo per passione. È vero che non la ringraziò per averlo soccorso? È vero, mi ringraziò solo nel 2006. C’era troppa rivalità, eravamo davvero nemici amici. Lauda era nato campione ed è morto da campione”, conclude. (Int/AdnKronos)