Giro d’Italia – Nibali senza peli sulla lingua, lo Squalo non le manda a dire a Roglic: “faceva il classico giochetto da allievi”

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La sincerità di Vincenzo Nibali dopo la 15ª tappa del Giro d’Italia: le parole dello Squalo dello Stretto

Vincenzo Nibali ha dato dimostrazione oggi di essere in splendida forma, nella 15ª tappa del Giro d’Italia. Lo Squalo dello Stretto ha attaccato sulla frazione odierna che ha portato i corridori sul traguardo di Como, guadagnando tempo prezioso su Primoz Roglic, in difficoltà.

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È stata una giornata molto dura. Quando ho attaccato mi ero reso conto che in quel momento il ritmo era alto ed eravamo rimasti in pochi. Caruso va veramente fortissimo, oggi gli ho dovuto chiedere di rallentare per poter fare l’azione (ride, ndr)“, queste le prime parole dello Squalo dello Stretto ai microfoni Rai.

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Il siciliano della Bahrain Merida è arrivato sul traguardo di Como insieme alla maglia rosa Carapaz, sul quale non ha dunque guadagnato tempo (QUI la nuova classifica generale): “per la vittoria del Giro c’è anche Carapaz. È stato uno sbaglio sia mio sia di Roglic lasciargli così tanto spazio. Lui faceva il classico giochetto da allievi, appena mi sono spostato ha frenato e fatto il buco. Gli altri ovviamente sono partiti, e lui mi ha detto ‘Vai te’. Io avevo appena finito di stare davanti, devo tirare solo io? Lui ha la cronometro dalla sua, ma se corre solo su di me rimettiamo in gioco tanti altri corridori. Io e Roglic abbiamo lo stesso obiettivo. Ho parlato con Contador e gli ho detto che per me è una fonte di ispirazione. Lui non voleva un piazzamento, solo vincere. Questo è l’atteggiamento del campione“, ha aggiunto Nibali.

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Marco Alpozzi/LaPresse

Non poteva infine mancare un commento sull’annullamento del Gavia: “l’assenza del Gavia può cambiare la corsa, ma io non sottovaluto nessuno. Ho visto che Yates si sta riprendendo, oggi era davanti. Magari proverà a forzare i tempi. Ha 5 minuti ed è lontano, ma ha dimostrato che la condizione sta arrivando. Ho grande rispetto per Roglic e per Carapaz”.

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