Gattuso e il coraggio di credere nelle proprie idee. Calhanoglu decisivo, ‘tregua’ Bakayoko: il Milan batte la Fiorentina e sogna la Champions

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Il Milan supera 0-1 la Fiorentina e tiene vivo il sogno Champions League. Gattuso conferma le proprie idee e viene ripagato con una vittoria decisiva: rossoneri in piena lotta per l’Europa

Dopo la vittoria dell’Atalanta del pomeriggio, la trasferta del Milan a Firenze era diventata ancor più complicata. La prima di quelle che sono state definite 3 ‘finali’, rischiava già di estromettere i rossoneri dalla corsa al piazzamento Champions League. È un Milan che non è padrone del proprio destino, che dipende dai risultati di Inter e Atalanta, ma che oggi ha ottenuto un feedback importante: il Milan è ancora vivo.

Spada/LaPresse

Nelle scorse settimane i rossoneri sembravano in confusione totale: crisi di risultati, assenza di leadership e totale sfiducia. Gattuso ha rischiato di pagare per tutti. Dopo aver ottenuto la fiducia della società, nonostante forse le partite che mancano alla fine della stagione saranno le sue ultime da allenatore rossonero, lo stesso Gattuso ha provato a raddrizzare la rotta. Lo ha fatto a suo modo, con la serietà, la grinta e i valori che lo contraddistinguono. Scelte che sembrano averlo ripagato. Del resto nel finale di stagione c’è poco spazio per il bel gioco e il narcisismo calcistico: serve pragmatismo, grinta e portare a casa i 3 punti anche giocando male.

Spada/LaPresse

Questo è il ‘nuovo’ Milan, una squadra non di certo bella, con le solite difficoltà di impostazione della manovra e assistenza alle punte (Piatek nuovamente a secco), ma che in campo è ancora vivo. Gattuso conferma le sue idee tattiche e punta più sulla grinta che sulla qualità. La grinta e la corsa di Borini, decisivo a Bologna e molto importante nelle due fasi quest’oggi, ne sono il simbolo. Così come Calhanoglu e Suso, gol del primo e assist del secondo, i due artefici del successo sulla Fiorentina. Per ultima, ma non meno importante, va sottolineata la pace o forse la tregua, stabilita con Bakayoko: dopo quanto accaduto a Bologna ricucire il rapporto sarebbe stato complicato, Gattuso ce l’ha fatta, forse mettendo da parte anche l’orgoglio ed è stato ripagato con una prestazione solida dal centrocampista francese.

Tanti piccoli tasselli che hanno portato ad uno 0-1 non di certo esaltante, per un Milan quasi sempre in controllo della partita e capace, al triplice fischio, di tornare a casa con 3 punti che valgono quota 62, -1 dall’Inter e -3 dall’Atalanta, per un sogno Champions che continua a restare vivo.

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