Smartphone alla guida: bocciamo senza appello il Governo per la modifica del Codice della Strada

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Consideriamo decisamente intollerabile che la Maggioranza preveda un alleggerimento delle sanzioni per chi viene fermato con lo smartphone alla guida

Prosegue l’iter per l’approvazione del testo del nuovo Codice della Strada che è stato messo a punto in Commissione Trasporti dal Governo Giallo-Verde. Nel corso di questa settimana il testo arriverà al cospetto di tutti i gruppi parlamentari, mentre per l’approdo alla Camera dei Deputati bisognerà attendere l’inizio del mese di maggio.

Questo significa che le norme inserite nel Nuovo Codice della Strada sono quindi ancora soggette a possibili cambiamenti, cosa che noi auspichiamo vivamente considerando che sono stato fatti a nostro giudizio degli errori grossolani che potrebbero costare caro agli automobilisti e agli altri utenti della strada.

Secondo numerose ed autorevoli ricerche, tra le principali cause di incidenti stradali troviamo la distrazione al volante causata la maggior parte delle volte dall’uso dello smartphone. Per questo motivo il legislatore dovrebbe in tutti i modi possibili disincentivare questa terribile pratica che ogni giorno provoca feriti e morti sulle nostre strade.

Purtroppo però, la direzione del Governo va da tutt’altra parte, infatti risulta previsto un alleggerimento delle sanzioni per chi viene fermato mentre utilizza il telefono alla guida. Se la norma verrà approvata risulta previsto la sospensione della patente alla prima violazione da sette a trenta giorni (mentre attualmente risulta da due a sei mesi) e da uno a tre mesi nel caso di recidività. Risulta infine prevista anche una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 422 ad un massimo di 1.697 euro.

Analizzando la nuova legge si rimane letteralmente basiti per come la maggioranza stia trattando un problema così importante che avrebbe meritato certamente un inasprimento delle pene e non un alleggerimento. Infine auspichiamo anche una intensificazione dei controlli sulle strade, perché rendere una norma molto più severa non serve a nulla se poi non c’è nessuno che controlla e ferma i trasgressori.

 

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