Juventus-Fiorentina, Montella a DAZN: “ricordo il 4-2 del 2013! Torno dopo aver studiato Klopp. Esperienza al Milan? Dico…”

SportFair

In vista di Juventus-Fiorentina, il neo tecnico Viola, Vincenzo Montella, ha parlato del suo ritorno in panchina in Serie A ai microfoni di DAZN

In vista delle festività pasquali, la Serie A si sposta tutta di sabato con 3 match da seguire in diretta su DAZN: Lazio-Chievo, Udinese-Sassuolo e soprattutto Juventus-Fiorentina (QUI IL LINK PER TESTARE LA PROVA GRATUITA DI UN MESE). Il big match dell’Allianz Stadium è il primo match ball scudetto in mano ai bianconeri, che in caso di vittoria o pareggio diventeranno Campioni d’Italia.

LaPresse/Jennifer Lorenzini

Di fronte una Fiorentina, storica rivale, che non vorrà di certo giocare il ruolo di sparring partner e far felici i tifosi bianconeri. Vincenzo Montella, neo allenatore Viola, si è espresso così ai microfoni di DAZN: “sono stato un po’ fermo, nei primi mesi mi sono goduto la famiglia e ne ho approfittato per fare cose nuove. Ho studiato l’inglese e ho imparato a sciare. Poi ho ricominciato a guardare partite e ho studiato Klopp, è quello che ora mi piace di più. Io l’Allegri di Firenze? Mi piacerebbe avere degli obiettivi in linea con la società. Il nostro scopo è quello di ridare un’identità chiara alla Fiorentina. Per l’anno prossimo, da qui a fine anno sarà importante per capire chi farà parte della Fiorentina del futuro. Il 4-2 alla Juventus è probabilmente la partita più emozionante della mia vita da allenatore. Facemmo qualcosa di incredibile. Quel giorno, già prima della partita ci guardammo negli occhi e capii che si respirava nell’aria la voglia di fare qualcosa di grande. Il modello Ajax? Qui in Italia non è riproducibile, anche perché per farlo serve tempo, pazienza, serve assumersi il rischio di non vincere subito e in Italia non è ammesso. L’Ajax per anni non ha ottenuto risultati in Europa, ma sono andati avanti, perché convinti che il loro fosse il modello giusto da seguire. Ci sono tante che cose del mio passato da Allenatore che non rifarei. Arrivo qui avendo imparato a concentrarmi solo sul campo. In passato ho cercato di controllare degli aspetti anche fuori dal campo e forse non avrei dovuto. Il Milan? Con me è tornato a giocare in Europa, abbiamo vinto un trofeo, giocavamo un buon calcio. Per me è stata un’esperienza importantissima“.

Condividi