Dalla carriera da calciatrice all’amore per i rossoneri, Melissa Satta pazza del Milan: “ecco com’è nato tutto”

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Melissa Satta si confessa tifosa del Milan: nell’intervista l’ex Velina svela il suo passato da calciatrice e l’amore per i colori rossoneri

È diventata famosa sul bancone di ‘Striscia La Notizia’, ma poi ha imparato a camminare con le sue gambe riscuotendo un successo altrettanto degno di nota. Stiamo parlando di Melissa Satta, grande tifosa del Milan, che ha confessato la sua fede rossonera a Milan Channel, in occasione della nuova puntata di ”Milan Addicted”.

Melissa ha raccontato com’è nata la sua passione per la squadra milanese. “È stata una passione casuale, io abitavo a Cagliari e la prima volta allo stadio sono andata al Sant’Elia. – ha spiegato la bella sarda – Quando sono approdata a Milano però ho scelto il Milan, ho scelto la parte rossonera. Non è stata una fede nata da bambina, ero più grande, ma poi mi ha rapito. Io seguivo il Milan, ricordo Sheva, mi sembra che avesse il 7. Uno dei miei preferiti era Dida, ricordo il Milan di Maldini e di Costacurta, quello che ha regalato grandi emozioni”. 

Mi definisco un po’ maschiaccio, – ha continuato la Satta – sono cresciuta con i miei fratelli e circondata da tanti boys, preferivo vedermi in tuta con le ginocchia sbucciate. Ho praticato karate e poi ho deciso di cambiare. Quando mi sono trasferita a Cagliari ho fatto il provino per una squadra seria di calcio, per il Quartu Sant’Elena. Mi piaceva fare gol, sono sempre stata molto competitiva e grintosa. Ero una bambina attiva, dedita agli sport come cavallo e mountain bike. Passavo le miei giornate tra scuola e sport”.

“A Milano sono arrivata a 18 anni. – ha raccontato poi la bella modella – Anni stupendi quelli di Striscia, è stata una botta di popolarità. Lì ti fai le ossa per fare poi il tuo percorso. Oggi non è solo televisione, la tv è quasi passata in secondo piano. L’arrivo dei social ha cambiato il modo di comunicare. Ho intrapreso il percorso social funziona molto bene, ho sempre progetti nuovi ed è più facile così comunicare anche all’estero”.

Su Maddox, il figlio avuto da Kevin Prince Boateng, Melissa Satta ha ammesso: “un figlio maschio? Ho dovuto rispolverare la tecnica, mi obbliga a giocare a calcio! In America è la normalità che le donne giochino a calcio. Da noi invece c’era la divisione tra maschi a calcio e femmine danza o pallavolo, adesso è bello perchè è normale che una donna giochi a calcio”.

Tornando ad una delle sue più grandi passioni, la 33enne nata a Boston ha detto: “nel derby siamo arrivati troppo convinti di vincere forse. Sono sempre stata fan di Gattuso, bisogna dare il tempo agli allenatori. I risultati non arrivano mai dall’oggi al domani, Gattuso è stato da sempre simbolo del Milan. Un campione in campo. Essere campione prima però non significa essere un buon allenatore dopo. Non è una cosa scontata, però poi lui ha dimostrato di poterlo essere al 100%. Ha grinta da vendere e solo quello è un grande vantaggio soprattutto adesso che c’è un Milan giovane. I ragazzi hanno bisogno di stimoli, mentre i calciatori più grandi riescono a motivarsi da soli “. “Donnarumma? – ha concluso Melissa – Lui sta diventando il simbolo del Milan. Ha una grande importanza per questa squadra, come Romagnoli che mi ricorda Maldini. È un ragazzo italiano con la faccia pulita, loro due li identifico come il Milan di oggi “. 

 

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