Cagliari-Juventus, Allegri fa la conta degli infortunati: “Ronaldo? Difficile che recuperi per l’Ajax”

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L’allenatore bianconero ha parlato alla vigilia del match con il Cagliari, soffermandosi sulle condizioni di Cristiano Ronaldo

La Juventus giocherà uno dei due anticipi della trentesima giornata del campionato di Serie A, dal momento che scenderà domani in campo a Cagliari affrontando la formazione di Maran.

AFP/LaPresse

Emergenza infortuni per Massimiliano Allegri, che deve fare a meno di numerosi giocatori compreso Cristiano Ronaldo, il quale rischia di saltare anche l’andata dei quarti di finale di Champions League. Soffermandosi sulle sue condizioni, l’allenatore bianconero ha svelato in conferenza: “Ronaldo sta lavorando e speriamo di averlo per l’Ajax, è difficile ma ci contiamo. Douglas Costa è in una buona condizione e dovrebbe essere a disposizione per la Champions, Khedira invece ha lavorato con la squadra e potrebbe esserci per il Milan. Migliora Cuadrado, il suo rientro dovrebbe avvenire nel giro di una settimana. Dybala lo valuterò oggi, per capire come va col polpaccio. Mandzukic ha la febbre, vediamo se partirà con noi per Cagliari. Perin invece ha preso un colpo alla spalla, non ci sarà in Sardegna e speriamo di recuperarlo con l’Ajax. Spinazzola ha avuto infine un problema al ginocchio, non è a disposizione e non tornerà entro due settimane. Abbiamo 13 giocatori di movimento della nostra rosa, tre portieri e tre ragazzi giovani. Quella di Cagliari sarà una partita difficile, loro stanno bene e in casa hanno un ottimo rendimento. Vorranno fare un’impresa storica, noi dovremo battagliare per conquistare il risultato. Sappiamo che il Napoli può potenzialmente vincere tutte le partite, noi dobbiamo fare 12 punti almeno. E abbiamo nel mezzo la Champions“.

Fabio Ferrari/LaPresse

Titolare sarà Moise Kean, su cui Allegri punta molto: “vedremo cosa darà in campo, è giovane e ha entusiasmo. Sarà un bel test per lui, contro una squadra tosta. È un test per il suo percorso, non cambia se giocherà male. Ha 19 anni e ha qualità importanti, speriamo continui così e avrà sicuramente alti e bassi. Non dimentichiamoci del suo percorso, deve raggiungere l’equilibrio di un giocatore da grande squadra. Quando sentirà come normali le grandi partite allora meriterà di giocarne 50 a stagione, prima di quel momento servirà gestirlo. La realtà è semplice: deve venire tutti i giorni al campo e lavorare, migliorando quotidianamente. Se uno si accontenta fa bene per un anno e poi si perde. Mi auguro che Kean sia intelligente per capirlo, ma dipende solo da lui“.

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