Auto – I furbetti della targa: ecco i trucchi disonesti che possono costare caro

SportFair

Facciamo chiarezza sull’importanza delle targhe auto e su eventuali manomissioni che possono portare fino a conseguenze penali

Per evitare di non essere colti dall’autovelox, per evitare una multa, o semplicemente per credersi più furbi degli altri, molti automobilisti (disonesti) ricorrono ai più svariati “trucchetti”, anche se non sanno che un’azione di questo tipo è ovviamente illegale e può portare a conseguenze decisamente gravi.

Quante volte si strade e autostrade ci è capitato infatti di incrociare veicoli con targhe poco o assolutamente non visibili perché molto sporche, oppure con caratteri scoloriti, mentre se si tratta di moto spesso coperte da catene o lucchetti, oppure dotate di un porta targa troppo inclinato verso l’alto.

Alcune persone incoscienti si spingono ancora più in là, arrivando addirittura a modificare i caratteri della targa con scotch o colori o ad applicare una pellicola traslucida che rende poco visibili i numeri. A volte si tratta invece semplicemente di automobilisti distratti e poco attenti alla propria vettura che utilizzano auto con targhe danneggiate che non si leggono più chiaramente.

In tutti questi casi si possono rischiare pesanti conseguenze, infatti si va da una semplice sanzione amministrativa, fino ad arrivare ad una vera e propria denuncia penale. La targa è un elemento fondamentale perché ha un ruolo identificativo di “fede pubblica”, quindi è un vero e proprio documento ufficiale che ha lo scopo di identificare in maniera univoca il proprietario del veicolo proprio come un documento ufficiale. La targa è di proprietà dello Stato e viene data in uso al proprietario di un dato veicolo, inoltre sfoggia il simbolo della Repubblica Italiana e risulta realizzate dall’Istituto Poligrafico dello Stato.  Il Codice della Strada impone che l’automobile deve avere la targa davanti e dietro e se quest’ultima viene radiata devono essere riconsegnate alla Motorizzazione Civile. In altre parole: le targhe sono proprietà dello Stato e vengono date in uso al proprietario dell’auto.

Le targhe non possono essere alterate in nessun modo, infatti il Codice della Strada stabilisce che: “Chiunque falsifica, manomette, altera targhe automobilistiche ovvero usa targhe manomesse, falsificate o alterate è punito ai sensi del Codice Penale”. E’ assolutamente illegale sostituire – anche temporaneamente – una targa che è andata persa con qualsiasi altra cosa che riporti il numero della targa, perché quella che sembra un’innocua operazione può essere considerata una vera e propria falsificazione che va a cadere tra i reati penali e si richia una sanzione che va da un minimo di 1.988 euro a un massimo di 7.953 euro.

A quel punto meglio circolare con un veicolo privo di targa, rischiando una multa da 84 euro a 335 euro. Se la targa viene giudicata «equivoca», ovvero che non permette la corretta identificazione del veicolo la multa va da un minimo di 25 euro a un massimo di 99 euro. A queste sanzioni economiche si possono aggiungere il ritiro della targa, il fermo del veicolo e in caso di recidività la confisca del veicolo.

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