Auto Blu, il Governo del cambiamento fa marcia indietro e sale sulle auto blu

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Lo Stato ordina 8.200 veicoli tra auto blu e grigie ma il Vicepremier Di Maio dice di essere allo scuro di tutto

La lotta contro le auto blu sbandierata dal Movimento 5 Stelle sembra aver ricevuto una grossa battuta d’arresto che potrebbe costare molto cara al partito che forma il Governo giallo-verde insieme alla Lega. Secondo la notizia che spopola sui media italiani, il Governo è pronto a spendere ben 168 milioni di euro tra auto blu (380) e auto grigie (7.900).

Le auto grigie sono quelle vetture con o senza autista che vantano una cilindrata inferiore a 1600 cc (la maggior parte destinate ad enti locali o polizia), mentre quelle blu hanno una cilindrata superiore a 1600 cc, quasi sempre sono blindate e sono destinate ad alte cariche dell’apparato dello Stato.

Il bando di noleggio per questa nuova fornitura di auto blu e grigie è apparso sul sito della Consip: per  le auto grigie il noleggio sembra in dirittura d’arrivo, infatti il termine per la ricezione delle offerte è scaduto in questi giorni, mentre quello relativo alle auto blu è in stato più avanzato e la procedura dovrebbe chiudersi entro ottobre.

La notizia è stata portata in risalto dal Messaggero e ha messo subito sul chi va là il Vice Premier Luigi DI Maio che ha immediatamente annunciato che avvierà un’indagine interna ai ministeri per fare il punto su questi bandi e capire se si stiano attivando in maniera automatica.

Ovviamente la domanda che nasce spontanea è: come è possibile che Di Maio e gli altri componenti del Governo erano allo oscuro di questa operazione, nonostante abbiano fatto della guerra alle auto blu un loro cavallo di battaglia?

La cosa più assurda è che questa situazione va decisamente in controtendenza, soprattutto se pensiamo che dal 2014 al 2018 le auto dello Stato erano diminuite da 66mila (spesa oltre un miliardo di euro) a circa 29mila per volere del Governo Renzi. Questa situazione ci deve fare riflettere: prendiamo per buona l’affermazione di Di Maio sul fatto che non sapesse nulla di questo acquisto di auto blu e grigie, come minimo andrebbe accusato di pressapochismo o comunque di non essere sufficientemente preparato per guidare uno stato come l’Italia, afflitto da mille problemi e bisognoso di gente competente che ci faccia uscire da questa impasse economica, sociale e culturale.

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