Sergio Pellissier si rammarica per l’annata del suo Chievo Verona: “non avrei voluto chiudere con la retrocessione”

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Sergio Pellissier è legatissimo al Chievo Verona e chiuderà la carriera proprio nel club del presidente Campedelli che lo ha accolto come un figlio

Ho la stessa determinazione e la stessa voglia di dimostrare di essere ancora qualcuno. Indubbiamente in quegli anni avevo altre qualità fisiche e di conseguenza riuscivo a dare di più di adesso. Adesso invece, essendo più esperto, riesco a dosare meglio le fatiche e a sfruttare i momenti giusti”. Sono le parole dell’attaccante del Chievo, Sergio Pellissier su Dazn, sul momento che sta vivendo la squadra in vista della sfida con il Milan. “Qual è la cosa più bella che mi ha detto il presidente Campedelli per convincerti a rimanere? Quando un presidente ti dice: ‘Finché vorrà giocare, ci sarà sempre un contratto per lei’, questo vuol dire che crede in te. Lo dimostra in tutto quello che fa. Ho sempre lottato per dimostrare a tutti che il presidente ha avuto ragione a volermi tenere per tutti questi anni”. Recentemente Pellissier ha usato parole forti sulla situazione: ‘A nessuno importa di quello che accadrà al Chievo’.

Indubbiamente quando le cose non vanno bene e ti vedi crollare il mondo addosso, ti sfoghi in qualsiasi modo. In questo momento provo rabbia, delusione e una marea di sentimenti contrastanti perché questa è la mia famiglia. Ho vissuto in questa società per diciannove anni e probabilmente finirò qui la mia carriera. Dispiace tanto perché non avrei mai voluto concludere la mia avventura con una retrocessione o con un stagione in Serie B. Mi sarebbe piaciuto vedere il Chievo sempre ai massimi livelli” (Red-Spr/AdnKronos)

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