Che affondo di Chico Lorenzo: il padre di Jorge al veleno contro la Sbk sui social

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Il padre di Lorenzo spara a zero contro la Superbike: il commento al veleno di Chico

La famiglia Lorenzo, ormai è noto a tutti, è famosa per essere senza filtri: Jorge ha infatti dimostrato in diverse occasioni di non farsi troppi problemi ad esprimere il suo parere, così come è, seppur troppo duro. Così come il pilota maiorchino, anche il padre ha dimostrato diverse volte di essere una persona sincera e limpida.

Chico Lorenzo, papà di Jorge, ha voluto rilasciare un commento, sulle sue pagine social, riguardante la Superbike. Forse è ancora troppo presto per il padre del pilota della Honda analizzare la situazione della MotoGp, soprattutto adesso che suo figlio non è ancora al 100% della condizione fisica e che non può dunque essere tra i protagonisti.

Matteo CAVADINI

Chico ha iniziato il suo commento parlando di Alvaro Bautista, vincitore sia in Australia che in Thailandia con la Ducati: “la qualità di Bautista è diventata chiara nel 2019. È anche vero che il fatto di essere fuori dalla MotoGP gli ha dato quel plus di cui tante volte hanno bisogno i piloti, o degli atleti in generale, per arrivare alla loro versione migliore. Forse con una moto ufficiale avrebbe ottenuto dei podi o anche delle vittorie. La qualità del Bautista come grande pilota di MotoGP è fuori discussione, ma in questo sport c’è qualcosa che è al di sopra della qualità dei piloti”. 

Matteo CAVADINI

Immagino che per vari motivi fosse molto interessante che Bautista corresse quest’anno in Superbike come ufficiale di una marca che non fosse Kawasaki e con la possibilità di fare ciò che sta facendo. Non mi ha sorpreso assolutamente, perché durante questi anni abbiamo avuto dimostrazioni che il livello della SBK è penoso e ciò non si può discutere. Questo “mondiale” ha bisogno di ricambio generazionale, perché Bautista li ha lasciati con il culo all’ariaVorrei che la SBK avesse un livello sportivo pari a quello della MotoGP, ma con più moto “da strada”. Così da abbassare i costi al punto che ogni pilota potrebbe dimostrare la propria qualità con un budget molto basso. Diventerebbe un altro trampolino di lancio per la MotoGP”, ha concluso il padre di Lorenzo.

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