Ciclismo, Nibali senza mezze misure: “il movimento italiano sta soffrendo, so cosa fare per cambiare”

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Il corridore della Bahrain-Merida ha parlato della stagione che sta per cominciare, indicando anche i favoriti per le grandi corse a tappe

Una nuova stagione è cominciata, Vincenzo Nibali ha dato inizio con l’UAE Tour al suo quindicesimo anno da professionista, mantenendo la voglia e la determinazione di un tempo.

vincenzo nibali
Massimo Paolone/LaPresse

Il ciclismo è cambiato molto in tutto questo tempo, lo Squalo se ne è accorto e non ha paura nel dire che il movimento azzurro non vive una situazione positiva: “in questo momento il ciclismo italiano sta soffrendo, passare nella massima categoria è più difficile rispetto a prima. Emergere lo è altrettanto, ogni team ha più di un capitano e si lavora per loro. Ma il motivo principale resta la mondializzazione. L’Italia non ha iniziato male la stagione, le vittorie sono arrivate e all’Uae Tour ne ha sfiorata una un ragazzo del 1996 come Moschetti, che mi sembra molto interessante. Bisogna fare investimenti importanti. I costi si sono alzati e se non ci sono sgravi fiscali o aiuti concreti è difficile far nascere un team di altissimo livello. E infatti l’Italia si è ritrovata senza squadre nel World Tour, nonostante i nostri tecnici e corridori abbiano sempre molto mercato. Oltre questo, ci vuole la passione. Con questi elementi un bel team si riesce a fare. Io credo che in Italia le potenzialità per rilanciarsi ci siano, sia dal punto di vista tecnico che economico

AFP/LaPresse

Per quanto riguarda i Grandi Giri, Nibali indica i suoi favoriti: “tutti ormai si preparano metodicamente, le grandi corse a tappe si decidono tutte sul filo dei secondi. I primi nomi che mi vengono in mente come avversari da battere sono quelli di Dumoulin, Bernal e Quintana senza tralasciare Fabio Aru. Per quanto riguarda le Classiche ci sono Sagan e Van Avermaet da tenere d’occhio, ma saranno al top anche Alaphilippe e Valverde. Nelle volate invece continuerà la sfida tra Viviani e Gaviria, a cui potranno aggiungersi Ewan e Groenewegen. Infine, una chiosa sui giovani talenti azzurri emergenti: “quello che ha fatto Ganna in pista mi ha impressionato. Se Sky ha investito su di lui, vuol dire che ci credono e i margini di miglioramento possono essere enormi. Ha fatto una bella vittoria Ciccone in Francia, si è messo alle spalle Pinot e Bardet. Una promessa? Antonio Tiberi, anche se sono restio a dirlo perché non voglio che ci sia nessun tipo di pressione visto che ha solo 17 anni. Ora corre con il team Ballerini. Abbiamo pedalato qualche volta assieme, ha stoffa”.

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