MotoGp – Le sfide ravvicinate con Valentino Rossi e la M1, Morbidelli sicuro: “si possono vincere gare, ma per il campionato…”

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Le sensazioni di Franco Morbidelli alla vigilia della stagione 2019 di MotoGp: le parole del giovane pilota italo-brasiliano del team Petronas

Mancano pochissimi giorni ormai al primo Gp della stagione 2019 di MotoGp: i piloti sono pronti per la prima sfida, in Qatar, che non lascerà insoddisfatti tutti gli appassionati delle due ruote. Tanti i campioni da tenere sott’occhio: dai piloti Yamaha, che dovranno capire se il team ha lavorato nella direzione giusta durante l’inverno, a quelli Honda, ancora un po’ acciaccati a causa degli infortuni.

Non bisogna però sottovalutare i più giovani: Bagnaia e Morbidelli ce la metteranno tutta per dare del filo da torcere ai loro colleghi più esperti e dimostrare di che pasta sono fatti.

Se Bagnaia, campione del mondo di Moto2, farà il suo esordio nella categoria regina, Morbidelli invece può approfittare dell’esperienza accumulata nella scorsa stagione e approfittare della M1 concessagli dal suo nuovo team Petronas, squadra satellite Yamaha.

AFP/LaPresse

Yamaha? Ho capito subito che il carattere del motore è molto differente da quello Honda: la Yamaha è più adatta al mio stile. A Valencia sono sceso domenica dalla RC213V e sono salito martedì sulla M1: ero lo stesso pilota ma i risultati sono stati subito differenti. Un’iniezione di fiducia incredibile, come se avessi ritrovato autostima: torno a vedere più da vicino le posizioni cui ambisco“, ha affermato in un’intervista alla ‘rosea’ il giovane italo-brasiliano.

Morbidelli ha aperto una parentesi sui test invernali: “nei primi tre sono stato veloce sul giro secco, negli ultimi in Qatar ho tenuto un buon passo gara, faticando però più del previsto con le gomme nuove. Nel complesso un inverno positivo: mi sento pronto“.

 

Il giovane pilota, allievo di Valentino Rossi, ha poi ammesso che, a parer suo, le squadre rivali sono ancora un passo avanti rispetto alla Yamaha: “è una moto amica del pilota, da subito; poi però, per arrivare a certi risultati, devi lavorare un bel po’. Con la M1 si possono vincere delle gare, mentre per il campionato vedo alcune rivali, come Honda e Ducati, avvantaggiate. La Yamaha è ancora costretta a rincorrere“.

Mentre sul rapporto col suo maestro, adesso suo rivale ha concluso: “a casa passiamo un sacco di tempo insieme e i discorsi sono sempre quelli: moto, calcio, ragazze… Mi dà gusto parlare con lui e ci scambiamo impressioni anche sulla M1: soprattutto in questi momenti è fondamentale confrontarsi per crescere insieme. Sfide ravvicinate? Magari! Significherebbe essere sempre davanti a lottare per le prime posizioni“.

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