Auto: ci aspetta un futuro senza optional?

SportFair

Cerchiamo di capire quale evoluzione ci prospetterà il futuro del settore automotive

Fino ad oggi, chi desidera acquistare un’automobile nuova può contare su una lunga lista di optional, pacchetti di accessori, accostamenti cromatici e molto altro per personalizzare il proprio veicolo secondo i propri gusti ed esigenze.

Questa possibilità nel prossimo futuro potrebbe però diventare un mero ricordo, considerando le possibili evoluzioni del settore automotive di domani. Questo perché i Costruttori generalisti sono sempre più alla ricerca di modi per abbattere i costi di produzione e diventare sempre più competitivi in un settore perennemente in guerra e che non conosce esclusione di colpi.

La corsa al contenimento dei costi è stata avviata dai Costruttori internazionali per affrontare sfide sempre più dispendiose come l’elettrificazione, la guida autonoma e le nuove omologazioni WLTP, ma anche per sopportare imprevisti come la Brexit che minaccia la chiusura di numerosi stabilimenti inglesi.

Ora, le Case puntano a semplificare al massimo la propria produzione, basta infatti pensare che su 84.000 Golf vendute in Germania, ben 58mila vantano configurazioni una differente dall’altra. Questa situazione fa aumentare i costi di produzione in maniera esponenziale, inoltre la clientela vede aumentare sempre più i tempi di consegna del veicolo.

Come risolvere questo annoso problema? I tedeschi della Casa di Wolfsburg hanno sviluppato una inedita strategia battezzata Futur Pact: la prossima generazione della Golf eliminerà in maniera drastica la lista dei suoi optional e dei pacchetti a richiesta. Il risultato sarà una vettura con una dotazione decisamente più completa, anche se questa scelta potrebbe influire – e non di poco – sul costo finale della vettura.

L’operazione più remunerativa a livello di contenimento di costi rimane però la condivisione di pianali, propulsori e tecnologie, non solo tra brand appartenenti allo stesso gruppo, ma addirittura tra Gruppi differenti e competitor diretti. Stesso discorso quando si parla di servizi offerti alla clientela, come ad esempio i servizi di car sharing: non è infatti un caso che Mercedes e Bmw si siano unite recentemente in matrimonio per offrire un unico servizio composto da car2go e Drive Now.

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