MotoGp, Dovizioso ammette: “sul telaio della nuova Ducati abbiamo ancora dubbi. Petrucci? Non gli nascondo nulla”

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Il pilota forlivese ha commentato il secondo giorno di test a Sepang, chiuso con il terzo tempo dietro a Viñales e Rins

Il team Mission Winnow Ducati ha proseguito oggi il proprio programma di sviluppo a Sepang (Malesia) nel secondo di tre giorni di test ufficiali MotoGP.

AFP/LaPresse

In condizioni atmosferiche particolarmente calde, con temperature superiori ai 30 gradi nell’aria e 60 sull’asfalto, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci hanno effettuato rispettivamente 60 e 65 giri, inclusi due “long-run” da 10 giri ciascuno per coprire la distanza di gara nelle ore più calde. Dovizioso ha siglato il quarto tempo di giornata in 1:59.562, oltre mezzo secondo più veloce rispetto a ieri: “è stata una giornata positiva, sono contento del nostro metodo di lavoro che ci ha consentito di raccogliere molte informazioni interessanti. Oggi ci siamo concentrati su alcune aree nelle quali lo scorso anno avevamo sofferto un po’, trovando buoni riscontri. Insieme a Danilo siamo anche riusciti a fare due piccoli ‘long run’ portando le gomme a distanza di gara, cosa che ci ha consentito di simulare il GP in modo più completo rispetto a quando si gira da soli. Ci restano ancora alcuni componenti da provare domani: lo sviluppo non si ferma mai e continueremo a cercare ulteriori miglioramenti“.

dovizioso
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Il pilota forlivese ha poi sottolineato: “vedendo i 63 gradi d’asfalto che erano dichiarati quando siamo entrati, mi aspettavo di trovare delle condizioni pessime, peggiori rispetto alla gara, invece erano migliori” le parole del Dovi a Motorsport.com. La moto si è comportata meglio, ma nessuno ha fatto la simulazione in quel momento lì, quindi non abbiamo un paragone per capire se siamo migliorati e di quanto. L’obiettivo però non era fare questi 20 giri il più velocemente possibile, ma lavorare su certi dettagli che vengono fuori solo in questo modo. Fare dei run di 4 o 5 giri, anche con una gomma di 20 giri, è una cosa diversa. Questo secondo me è il modo migliore per lavorare, soprattutto se lo fai insieme, perché quando guidi da solo non è mai come quando sei in gara. L’ho proposto, è stato accettato anche da Danilo, ed è stato produttivo per tutti e due. Non esistono dei pezzi che ti possono far guadagnare dei decimi. Le novità possono valere dei centesimi, ma se li sfrutti nella maniera giusta possono darti anche dei vantaggi più grandi. Questo è il motivo per cui stiamo lavorando su certi dettagli, non cambiando cose più grandi. Sul telaio nuovo abbiamo ancora dei dubbi. Non è male, però non è ancora chiaro se ha dei vantaggi, quindi lo riproveremo”.

danilo petrucci
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Sulla collaborazione con Petrucci: “ho una certa mentalità e non sono uno che nasconde alcune cose per vincere. Non ho problemi ad esporre certe cose che possono essere positive anche per il mio compagno. Se un altro pilota riesce ad essere più veloce di me facendo le stesse cose, chapeau! Io penso a quello che mi può avvantaggiare e allenarmi con un pilota veloce come Danilo mi può essere utile su certi aspetti. Io invece lo posso aiutare su altre cose, perché ho fatto altri risultati ed ho più esperienza. I vantaggi però ci sono per entrambi, anche se dipende da come ci si approccia. Per lui è un momento importante della carriera e mi fa piacere se riesce ad andare più forte. Io cerco di migliorarmi su altri aspetti“.

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