Milan, Gattuso sicuro in conferenza stampa: “le prossime gare diranno chi siamo. Calhanoglu? Ecco perchè ‘gioca sempre'”

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Gattuso predica concentrazione in conferenza stampa: nonostante il buon momento, le prossime gare saranno quelle che permetteranno di capire la reale dimensione dle Milan. ‘Ringhio’ analizza inoltre la situazione di Chalanoglu, sottotono ma titolare

Il Milan guarda alla sfida contro il Cagliari di domani notte con grande fiducia. I rossoneri, grazie all’arrivo di Piatek sembrano aver trovato la pericolosità offensiva che mancava e, insieme ad una difesa sempre molto attenta e un gruppo compattatosi sotto la guida carismatica di Gattuso, sognano un piazzamento Champions League che dista solo 3 punti (con una partita in meno rispetto a Lazio e Roma). Nella conferenza stampa della vigilia, Gennaro Gattuso si gode il buon momento dei suoi ma predica concentrazione, le prossime gare saranno decisive: “se siamo diventati adulti lo diranno queste tre-quattro partite che ci aspettano, io voglio vedere un Milan che sia squadra e che non soffra gli avversari. A Roma abbiamo sofferto perché giocavamo contro una grandissima squadra, ma quando salivamo avevo sempre la sensazione che potessimo fare male. Metterei la firma per vincerle tutte 1-0 e restare lassù fino alla fine. Da quasi dieci anni il Milan non riesce a stare attaccato alla zona Champions nell’ultima fase del campionato, stavolta dobbiamo arrivare alla primavera restando tra le prime e giocarci le opportunità nelle ultime gare come non è successo nelle ultime stagioni.

Domani sarà una gara molto difficile, ci giochiamo tantissimo anche alla luce dei risultati degli anticipi. Dobbiamo essere bravi noi: San Siro è uno stadio che spinge, ma tocca a noi entusiasmare la gente giocando concentrati ed esprimendo un buon calcio, lo stadio deve diventare una bolgia grazie a quello che facciamo in campo. I pochi gol segnati? Dobbiamo giocare meglio e riempire di più l’area, tante volte c’è pigrizia. Sì, Suso mi ha detto che a volte faceva il terzino, ma bisogna lavorare e sacrificarsi tutti quanti, abbiamo la forza per esprimere un certo tipo di calcio, serve soprattutto una grande voglia“.

Gattuso ha poi fatto il punto su diversi giocatori in rosa, partendo da Calhanoglu, spesso criticato dai tifosi ma sempre titolare, per poi passare a Donnarumma, Biglia e Cutrone: “io non butto a mare i miei, le sue prestazioni non sono tutte da bocciare ma anche Hakan sa che può fare molto di più e possiamo aspettarci di più soprattutto dal punto di vista balistico. Ho letto che la squadra si è ribellata perché Calha gioca sempre ma a me non risulta. I giocatori devono pensare a fare i giocatori e non alle mie scelte, che sono fatte in buona fede. Stesso discorso per Conti: in questo momento se non gioca è perché ho elementi che mi garantiscono grandissima affidabilità.

Di Donnarumma si parla tanto e si fanno troppe chiacchiere. Ha cambiato metodologia di lavoro con Fiori ma non bisogna dimenticare quello che è stato fatto con Alfredo Magni (l’ex preparatore dei portieri, ndr). Io credo che anche Reina gli stia dando una grandissima mano, un campione come lui avrebbe anche potuto ostacolarlo, invece è sempre vicino al ragazzo. Gigio in questo momento ha grande fiducia nei suoi mezzi e deve continuare così. Biglia? Si allena con noi ma non è ancora al top: serve tempo e calma, quando rientrerà vedremo se cambiare qualcosa. Cutrone? È un ragazzo che due volte a settimana si ferma con il mio staff per lavorare a livello individuale, è cresciuto tantissimo mentalmente e professionalmente: ragiona da giocatore di gruppo, si fa voler bene da tutti. Normale che gli bruci se non gioca, in questo momento è difficile cambiare, anche se proviamo soluzioni alternative come il doppio attaccante”.

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