Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, il presidente della Lega Pallavolo femminile non ci sta: “il calcio dia un segnale forte”

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Queste le dichiarazioni del presidente Fabris in merito alla disputa della finale di Supercoppa Italiana di calcio a Jeddah

In merito alle limitazioni poste alla partecipazione delle donne alla partita della Supercoppa  di calcio italiana,  limitata e circoscritta ad un solo settore del King Abdullah Sports City Stadium in Arabia Saudita, il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris ha dichiarato: “la Lega Pallavolo Serie A femminile, il volley italiano in generale, da sempre si battono contro le discriminazioni, verso le donne in particolare. Anche recentemente, sui campi della Serie A femminile abbiamo aderito alla giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre scorso e da sempre promuoviamo iniziative utili a sostenere, potenziare e tutelare la parità di genere in tutti i settori, non solo quello sportivo. Non a caso il Governo, per la sua campagna contro la violenza sulle donne attualmente promossa sui media nazionali, ha scelto quali testimonial alcune delle nostre campionesse più famose della Serie A. Siamo perciò stupiti e dispiaciuti, nel rispetto delle responsabilità di altre federazioni e leghe, che si sia scelto di far giocare uno dei massimi eventi calcistici italiani su un palcoscenico dove i diritti delle donne e la parità di genere sono negati. Non si possono accettare discriminazioni senza correre il rischio di esserne complici e sminuire l’impegno di quanti, anche nello sport, come noi, si battono perché tali discriminazioni siano superate e cessi la violenza contro le donne. Perciò sarebbe molto importante che il 16 gennaio, in Arabia Saudita, anche dentro quello stadio, lo sport italiano si dimostri capace di dare  un segnale forte contro la discriminazione femminile“.

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