NBA – Kanter, il retroscena è da brividi: “io minacciato di morte, a Londra avrei dovuto girare con la scorta”

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Enes Kanter racconta un clamoroso retroscena in merito alla sua decisione di non andare a Londra con i Knicks: il giocatore minacciato di morte, ha paura di essere assassinato dalla Turchia

La situazione ‘politica’ di Enes Kanter è a dir poco incredibile. Nei giorni scorsi, il giocatore dei New York Knicks ha spiegato ai propri fan di non poter prendere parte all’NBA London Game, la partita di regular season che i Knicks giocheranno a Londra. Kanter ha motivato la sua scelta con la paura di poter essere assassinato dalla Turchia, sua nazione di orgine, che lo ha inserito nella lista dei principali oppositori del regime di Erdogan. Il giocatore ha spesso espresso la sua contrarietà alle ideologie e alle dure politiche del dittatore turco che, di tutta risposta, lo ha accusato di aver sostenuto i golpisti di Fethullah Gulen.

In una recente intervista rilasciata alla CNN, Kanter ha dichiarato di aver ricevuto delle minacce di morte, spiegando di aver inizialmente preso la decisione di viaggiare con la squadra, per poi ascoltare il consiglio dei Knicks di non muoversi dagli USA: “inizialmente la squadra aveva acconsentito a una condizione: avrei avuto la scorta tutto il tempo, con il divieto di lasciare la mia stanza, se non per andare avanti e indietro dagli allenamenti in palestra. Ne abbiamo parlato negli ultimi giorni convenendo che non fosse il caso di rischiare”.

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