Lazio, Lotito mette le cose in chiaro: “siamo una famiglia, Inzaghi e Tare non si toccano”

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Il presidente della Lazio ha voluto chiarire alcune situazione, smentendo le voci che vorrebbero un clima teso all’interno della società biancoceleste

Abbiamo una Ferrari che non viaggia a 300km/h, questo ci può stare perché una macchina può ingolfarsi non esprimendosi al massimo“. Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in merito all’inizio di stagione della squadra di Simone Inzaghi: “dobbiamo esserne coscienti e correggere questa situazione affinché l’auto riparta in maniera celere – le parole del numero uno biancoceleste in conferenza stampa dal centro sportivo di Formello – gli ultimi risultati non sono quelli che ci aspettavamo, ora dobbiamo fare in modo che non si ripetano. Siamo un gruppo unito, questo club si basa su valori veri e sul rispetto. Non ho mai interferito in compiti altrui ma in ogni famiglia ci si confronta e si discute“.

inzaghi lotito
LaPresse/ Marco Rosi

Lotito poi ha proseguito soffermandosi sulla dirigenza, confermandola in toto: “sono quattro anni che non parlo, ho deciso di farlo oggi per fare chiarezza sul club, alla mia destra c’è il mio figlioccio Inzaghi, alla sinistra l’altro figlioccio Tare, e poi Angelino con cui ci sentiamo tutti i giorni per vedere l’andamento della squadra. Ho voluto farlo perché da diverso tempo ho acquisito notizie mediatiche solo volte a destabilizzare l’ambiente. Questa è una famiglia, ci possono essere vedute diverse quando ci sono tanti figli, ma in questo caso non esistono. L’allenatore sarà qui nei prossimi anni, il ds uguale e il club manager lo stesso. Chiariamo queste situazioni per far capire che non siamo transitori, ma definitivi. Abbiamo intrapreso un percorso di crescita infrastrutturale e di obiettivi. Abbiamo messo in campo tanti sforzi per far crescere il club e i risultati della squadra. Può capitare che qualche partita non vada nel senso giusto. Ma questo non lascia presagire catastrofi o rapporti deteriorati. C’è rispetto delle persone e dei ruoli, non c’è dualismo. Bisogna chiarirlo una volta per tutte. La squadra è idonea per poter competere per le migliori posizioni. Vorrei che la comunicazione scritta, televisiva, radiofonica, sia verso il rispetto della verità, non additando cose totalmente false, che sono volte sono a destabilizzare un ambiente concentrato sugli obiettivi“.

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