Tennis, analisi delle regole delle ATP Next Gen Finals: alcune novità interessanti, altre proposte inutili

SportFair

Le Next Gen ATP Finals hanno messo in luce alcune novità regolamentari che sono in fase di valutazione per poi essere inserite nel seeding

Le Next Gen ATP Finals sono in corso in questi giorni a Milano. Il torneo tra i migliori prospetti del tennis mondiale, prevede alcune modifiche regolamentari molto interessanti. Si tratta di test veri e propri, con la possibilità di riportarli poi a livello ATP in tutti i tornei. Alcune di queste novità sono molto ben riuscite, altre invece del tutto inutili. Partiamo proprio da ciò che assolutamente non dovrebbe essere utilizzato nel seeding mondiale.

Le regole da “non introdurre”

Pubblico in libertà: far muovere liberamente il pubblico anche durante la disputa dei punti crea un notevole caos, da evitare di norma dato che la mancanza di regole potrebbe portare diversi problemi.

No-let: regola insensata, aggiunge una dose di imprevedibilità e fortuna che nell’avvio del gioco condizionerebbe gli scambi.

No-advantage: altra aggiunta inutile, servirebbe solo ad accorciare i punti, null’altro.

Set a 4: anche in questo caso si tratta di una modifica non molto sensata.

Le regole da introdurre

tsitsipas
Johannes EISELE / AFP

Shot-clock: già presente in molti tornei del seeding, è assolutamente necessario per evitare pause enormi, 25 secondi sembrano essere abbastanza.

Coaching: il tennis è uno dei pochi sport nei quali i coach non possono incidere durante un match, perchè mai? Giusto dare la possibilità di consigliare i tennisti anche durante le gare, un po’ come accade anche in altri sport individuali come la boxe, ovviamente il tutto dovutamente dosato durante i cambi campo.

Electronic Line Calling: niente giudici di linea, ma tutto elettronico abbassando notevolmente il margine di errore sui campi da tennis, giusto inserirlo anche nel seeding.

Porta-asciugamano: è ora che qualcuno dica basta alle scenette dei ragazzini che porgono le asciugamani ad ogni punto ai tennisti, con i porta-asciugamano sarà un gesto ‘fai da te’ e di sicuro diminuirà la volontà di asciugarsi ad ogni pausa come accade ora in maniera programmatica.

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