MMA – Chi è Chiara Penco? La ‘Beasty Barbie’ volto femminile delle arti marziali miste italiane [GALLERY]

  • Credits: Alice Cannara
  • Credits: Alice Cannara
  • Credits: Davide Ferreri
  • Credits: Valentina Ciampi
  • Credits: Anton Geyser
  • Credits: Anton Geyser
  • Credits: Anton Geyser
  • Credits: Anton Geyser
  • Credits: Anton Geyser
  • Credits: Anton Geyser
/
SportFair

Bella e letale, due caratteristiche che si rispecchiano nel soprannome ‘Beasty Barbie’: scopriamo chi è Chiara Penco, il volto femminile delle MMA italiane

Beasty Barbie, è così che ama farsi chiamare e le caratteristiche di questo suo appellativo le rispetta tutte: bionda, occhi verdi, fisico scultoreo, sorridente e con qualche tatuaggio… l’immagine di questa “bambola” contemporanea corrisponde alla giovanissima Chiara Penco. Il suo originale nickname, però, svela la dicotomia della sua personalità. La Penco infatti, livornese, classe 1996, è anche – a ragione veduta – definibile una “potenza” sul ring, dopo essere stata la prima italiana nella storia delle MMA (Mixed Martial Arts) a conquistarsi il titolo mondiale per la categoria strawweight (pesi paglia) durante lo scorso EFC (Extreme Fighting Championship) in Africa. Non solo.

Credits: Alice Cannara

Durante il suo ultimo match a Milano lo scorso Giugno, la Penco – con altri campioni italiani e internazionali – è stata protagonista femminile insieme a star del mondo del rap italiano, come Jake La Furia, con cui ha anche collaborato per iniziative mediatiche. Le MMA, oggi diffuse in tutto il mondo, registrano tassi di crescita incredibili e sono un fenomeno sportivo nato negli States intorno ai primi anni ’90 ma che ha radici ben più profonde. Questa disciplina sportiva, infatti arriva dalla sapienza di grandi maestri di arti marziali che concepiscono il corpo come vero e proprio progetto olistico, contaminata poi da sottoculture di strada. Recentemente ribattezzate come lo “sport dei Millennials”, le MMA sono espressione di combat arts, urban lifestyle, entertainment e hip hop e con i loro match di durata ridotta, sono lo sport perfetto per i social network e per l’engagement degli utenti fan dello sport. In questo scenario, senz’altro Chiara Penco, gestita da Calibian Management e con un profilo Instagram ufficiale che ad oggi annovera 11k di follower, è il volto femminile italiano di punta di un trend internazionale con numeri da capogiro. Ma lontana dal ring e dai riflettori, la giovane atleta si veste di sobrietà, umiltà e riservatezza.

Credits: Davide Ferreri

Nella sua vita privata, infatti, Chiara è una ragazza piena di energia e determinazione, grande lavoratrice e con modi dall’allure tipicamente femminile. Ha deciso di andare a vivere da sola con il suo gatto Romeo da quando ha 18 anni e lavora 5 giorni a settimana come bar(wo)man in un club livornese. Vive tra lavoro e la sua palestra di sempre, la Rendoki Dojo e il suo impegno con la dieta, la durezza degli allenamenti e la rigida disciplina imposta da questo sport hanno forgiato il suo carattere, intreccio perfetto tra “la Chiara come donna e la Chiara come atleta”, come lei stessa dichiara in una recente intervista a seguito della vincita del suo titolo mondiale. Dolcezza, forza e tenacia insieme sono i messaggi che Chiara vuole trasmettere alle giovani donne di oggi e di cui lei ne è testimone emblematica, con la stessa determinazione e impegno con cui cerca di perseguire i suoi desideri.

Credits: Anton Geyser

Pronta per il prossimo evento mondiale dell’EFC previsto per l’8 Dicembre, la Penco confessa di avere come sogno del cassetto l’UFC (Ultimate Fighting Championship) statunitense, di cui i volti più noti sono stati l’irlandese Conor McGregor e l’americana Ronda Rousey, che nel 2012 fu la prima lottatrice donna ad essere contrattualizzata per la promozione dell’UFC, sport fino a quel momento riservato esclusivamente all’universo maschile; ma fu proprio la Rousey a portare alle stelle la notorietà dell’UFC segnando un cambio culturale radicale nella disciplina sportiva delle MMA. Trasformazione che ci auguriamo la Penco porti in Italia e nel mondo, con la sua preparazione sportiva e con la sua inconfondibile personalità.

Condividi