F1 – Il rivale Leclerc e il titolo sfumato della Ferrari, Verstappen sincero: “se ci fosse stato Hamilton al posto di Vettel…”

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Max Verstappen si confessa in una lunga intervista: il pilota della Red Bull tra passato, presente e futuro

Alcuni lo definiscono come il campione del mondo del futuro, altri vedono in lui solo un pilota giovane capace di mettere a segno più incidenti che successi. Stiamo parlando Max Verstappen, che ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha raccontato della sua carriera in erba, della stagione 2018 e delle aspettative per il suo futuro in Red Bull.

verstappen
photo4/Lapresse

Il 21enne olandese inizia l’intervista parlando del rivale Charles Leclerc, che l’anno prossimo prenderà il posto di Kimi Raikkonen in Ferrari.  “Dipende dalla macchina che avrà a disposizione. – spiega Verstappen sulle possibilità di vittoria del monegasco – Se sarà abbastanza buona, allora si giocherà il Mondiale con gli altri. Io penso che avrei lottato per il campionato già al primo anno, se avessi avuto una vettura adeguata. Non importa il fattore età. Quando hai l’auto migliore, combatti sempre davanti e sei al riparo dai guai rispetto a chi deve sgomitare nel gruppo. Più la macchina è veloce, più le cose per un pilota diventano facili. Me lo ricordo molto veloce già nei kart, ma non era il principale avversario a cui guardavo, specialmente nel mio ultimo anno di gare (2013; n.d.r.). Abbiamo lottato per la vittoria due o tre volte, sono venute fuori ruotate e qualche polemica, ma eravamo veramente giovanissimi. Di bello c’è che siamo spinti dalla stessa voglia di primeggiare”. Verstappen e Leclerc rivali come Vettel ed Hamilton? Max non ha dubbi: “me lo aspetto perché a un certo punto i piloti della vecchia generazione spariranno e resteremo noi giovani. Spero finiscain mio favore”.

“Credo di essere stato troppo smanioso nelle prime gare, perché volevo raggiungere i risultati a tutti i costi. – ha spiegato il pilota della Red Bull sul suo inizio di stagione – Poi mi sono calmato. Ho rallentato un po’, per essere più veloce. Mio padre in kart mi diceva: “Max, quando pensi di essere troppo lento, in realtà sei ancora molto veloce”. Ho ripreso quell’approccio. E devo dire che mi è stato d’aiuto”.

Verstappen e Vettel
photo4/Lapresse

Sui suoi possibili miglioramenti come pilota, poi Verstappen ha ammesso: “non penso si possa migliorare molto la velocità, ma comprendere meglio le gomme, le regolazioni preferite dalla macchina e l’utilizzo dei bottoni sullo sterzo, ti può aiutare ad andare più forte. Si tratta di esperienza. Per me all’inizio era tutto nuovo, ho debuttato nel 2015 dopo una sola stagione in F.3, e da allora ho imparato parecchio. La fiducia in se stessi è la chiave per emergere. Bisogna credere sempre nelle proprie capacità e ascoltare solo le persone che ti hanno davvero a cuore”.

“A me piace moltissimo questa squadra e sono sicuro che possa costruire la macchina più veloce in assoluto. – ha detto l’olandese sulla sua possibilità di rimanere in Red BullCi serve solo un motore all’altezza. L’anno prossimo (con la Honda; n.d.r.) dobbiamo cercare di andare forte e mettere le basi per il 2020 quando il progetto è lottare per il titolo”.

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Sul titolo mondiale sfumato alla Ferrari, poi Verstappen ha svelato: “Lewis è stato complessivamente più costante. Inoltre la Ferrari aveva una grande macchina a inizio stagione e ogni volta che c’è stato un incidente avrebbero potuto conquistare punti importanti per costruire un certo vantaggio in classifica. Così, anche se poi la Mercedes (dopo Monza; n.d.r.) li avesse superati, avrebbero avuto un margine da gestire per giocarsela fino in fondo”.

Anch’io sono felice di aver gareggiato contro Fernando, – ha dichiarato Max sull’addio di Alonso alla Formula Unoma ho il rimpianto che non vi sia mai stato un duello alla pari fra noi, perché negli ultimi quattro anni gli è mancata un’auto competitiva. La McLaren non vincerà neppure nel 2019 e perciò capisco che si ritiri dalla F.1: la motivazione sparisce se lotti costantemente nelle retrovie”.

Infine, sulla passione per la moda di Hamilton, Verstappen ha chiosato: “è la sua vita e fa bene. Io non sono così. Il mio sogno in futuro è avere un circuito privato tutto mio dove correre in kart o in auto, non disegnare vestiti”.

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