F1, Kubica conteso da Williams e Ferrari: “sono vicino ad una decisione, tra poco la conoscerete”

SportFair

Il pilota polacco è balzato in cima alla lista di gradimento della scuderia di Grove, ma la Ferrari lo tenta per dargli un posto al simulatore

Da un lato la possibilità di un sedile da titolare con la Williams, dall’altro il prestigio di indossare la tuta Ferrari ma con un ruolo marginale. Robert Kubica sfoglia la margherita, provando a fare chiarezza circa il proprio futuro, pronto a riservargli emozioni diverse in base alla sua decisione.

Kubica
photo4/Lapresse

Tra pochi giorni il polacco farà la sua scelta, come riferito ai microfoni di Motorsport.com: “penso di essere abbastanza vicino alla decisione, dal mio punto di vista, ci sto arrivando. Tra pochi giorni deciderò quello che voglio fare e quello che penso possa essere la scelta migliore per me. Sono in una situazione confortevole, lo sto dicendo da diverse settimane. In un modo o nell’altro farò qualcosa che mi attrae e mi dà la sicurezza che farò qualcosa che mi darà piacere, mi sono dato una scadenza nei prossimi giorni, poi vedremo. Il desiderio di tornare a guidare in Formula 1 è più grande del desiderio di un progetto a lungo termine, ma è una cosa che dovrò chiarire nella mia decisione finale e lo farò presto. Sicuramente non penserò solo ai prossimi tre mesi o al prossimo anno. Comunque non dipende da me, perché non è detto che una volta che io abbia deciso mi aspettino tutti a braccia aperte, ci sono degli altri aspetti da sistemare. Mi aspetta un lungo volo di ritorno dal Brasile, nel quale avrò tempo per gli ultimi pensieri“.

Kubica non nasconde di essere attratto dalla Ferrari: “ho sempre detto che quando sei un bambino sogni la F1. Poi, una volta che sei un pilota di F1, sogno due cose: vincere il campionato o guidare una macchina rossa. Ci ero stato davvero vicino in passato, ma non è stato possibile. Non voglio guardare indietro, devo guardare avanti. Potrebbe essere molto interessante ed una buona opportunità dal punto di vista professionale. Ma anche dal punto di vista emotivo può essere qualcosa di interessante“.

Condividi