Alena Seredova si confessa in un’intervista: la bella ex moglie di Buffon parla del brutto epilogo con Gigi, ma anche del suo tifo per la Juventus
Alena Seredova parla del suo passato sentimentale, ma anche del suo presente tutto bianconero. La bella ex moglie di Gigi Buffon, alla Gazzetta dello Sport, rilascia un’intervista in cui confessa la sua ‘juventinità’. “Spero continui così, ma non mi chieda della Champions. Sono scaramantica e tocco ferro, non mi sbilancio. – ha detto la modella ceca – Cristiano Ronaldo a Torino? Quando uscirono le prime voci pensai alla solita bufala… Acquisto clamoroso che ha reso tutti felici, i miei figli sono impazziti. Se Nedved mi ha mai spifferato qualche news di mercato? Certo che no, quando ci vediamo parliamo soprattutto di cibo. Ovviamente in ceco”.
Sulla fine del matrimonio con Buffon, poi Alena chiosa: “ma che brutto epilogo, non deciso da me. In certi casi la popolarità non aiuta, avevo gli occhi puntati addosso e non volevo uscire. Avrei voluto piangere da sola, senza farmi notare. Fu un momento molto duro… I figli? Sono loro la vera forza. Provavo a fingere per non crear loro problemi, indossavo una sorta di maschera per recitare una parte. Una parte che poi diventò quasi naturale per superare quelle difficoltà. Il rapporto con Buffon? Direi maturo tra due adulti che nel periodo più bello decisero di formare una famiglia. Abbiamo due figli splendidi, giusto che sia così. Io e Gianluigi siamo entrambi del 1978. Lui di gennaio, io di marzo. Sono più giovane. Mi raccomando, lo sottolinei”.
Infine, sul suo futuro in un programma sportivo svela: “meglio una figura imparziale al 100%, io sono troppo juventina. Il mio sogno? Non mi crederà, ma saper giocare a calcio. Ho preso lezioni private per un anno, volevo sorprendere i miei figli. La strada per diventare una mamma calciatrice è ancora lunga, ma non sono male. Calcio di destro e sinistro, proprio come Nedved. i miei figli adorano il calcio, ma sarebbe dura convivere con un cognome tanto pesante. Credo che Gianluigi sia d’accordo. Uno scrive molto bene, l’altro ama il violoncello. Sono due artisti. Indipendentemente dal percorso che intraprenderanno, spero di vederli realizzati e felici. Questo è ciò che conta”.