NBA – J.R. Smith e il tattoo Supreme: “non darò i miei soldi alla lega. Accordo col brand? Vi dico che…”

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J.R. Smith torna a parlare del tattoo Supreme che potrebbe costargli una multa ogni volta che scenderà in campo: la guardia dei Cavs non ha alcuna intenzione di pagare

J.R. Smith è sempre al centro dell’attenzione, quasi per natura. Spesso e volentieri però, la guardia dei Cavs finisce sotto i riflettori per questioni non propriamente legate al basket giocato. L’ultimo guaio in cui si è cacciato J.R. è legato al tattoo Supreme presente sul suo polpaccio sinistro, giudicato come una forma di pubblicità che l’NBA non permette. J.R. Smith rischia dunque una multa ogni volta che scenderà in campo con quel tatuaggio in bella mostra. Eventualità che J.R. ha commentato senza mezzi termini: “non ho intenzione di dare loro del denaro che potrebbe andare ai miei figli. L’associazione dei giocatori mi ha scritto, e sai cosa? Non ho intenzione di mettere soldi nelle loro tasche (della lega, ndr). Accordo con Supreme? Neanche per sogno. Era semplicemente qualcosa che volevo fare. Ci sono un sacco di altre cose che succedono in questo mondo di cui potrebbero preoccuparsi invece di un tatuaggio… ma loro sono la lega. Loro possono fare quello che vogliono”.

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