Spettacolo ed entusiasmo, l’Italia convince ma fatica: ci pensa Biraghi a piegare la Polonia in extremis

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  • Alfredo Falcone - LaPresse ALFREDO FALCONE
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SportFair

Un gol di Biraghi all’ultimo respiro regala all’Italia la vittoria sulla Polonia, un successo che permette agli azzurri di evitare la retrocessione e sperare ancora nella final four

Poco più di un anno, un tempo lunghissimo nel corso del quale la vittoria è rimasta un’utopia per l’Italia in competizioni ufficiali. Il digiuno finisce oggi, con il successo in extremis sulla Polonia in Nations League che evita la retrocessione e permette al contempo di giocarsi l’accesso alla Final Four nel match contro il Portogallo.

Alfredo Falcone – LaPresse

Una partita a senso unico, un dominio totale quello degli azzurri, colpevoli di sbagliare un’infinità di palle gol con i vari Bernardeschi, Insigne e Florenzi. Un problema cronico quello della Nazionale di Mancini, incapace di trovare la via del gol per coronare azioni veloci e bellissime, come non se ne vedevano da tanto tempo. Il ct pare abbia trovato l’assetto giusto, puntando su tre punta mobili e veloci, brave a scardinare la retroguardia avversaria e a creare numerosi pericoli, mai però concretizzati. Due traverse, tante belle giocate ma nessun gol: arrivato poi all’ultimo respiro, grazie ad una zampata di Biraghi che permette all’Italia di salire a quattro punti in classifica, a meno due dal Portogallo che ha al momento una gara in meno. Finalmente è una Nazionale che piace e convince, una squadra quadrata e compatta che possiede un filo logico da seguire.

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Unica pecca lo scarso cinismo sotto porta, un problema che tocca a Mancini risolvere magari con l’inserimento di forze fresche che possano dare una scossa offensiva a questa Italia bella che ancora fatica a ballare. La strada è senza dubbio quella giusta, gli uomini su cui puntare anche con un Chiesa indemoniato e un Bernardeschi sempre nel vivo dell’azione. Insigne lotta e non sbaglia nulla, così come la linea difensiva formata da Chiellini e Bonucci: una garanzia di solidità. Se poi anche Biraghi e Barella cominciano a prenderci gusto, ecco che il futuro diventa più roseo per una Nazionale che, da questa sera, ha l’obbligo di non fermarsi più.

 

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